Circa due millenni sono trascorsi da quando gli Etruschi iniziarono a lavorarlo, ma l’alabastro si lavora ancora a Volterra e, pur non costituendo, come in passato, il settore di punta della sua economia, rappresenta ancora l’elemento caratterizzante della sua identità. Oggi poche sono le botteghe artigiane rimaste nel centro storico, ma ad esse è affidata la conservazione della tradizione e il compito di indirizzare la produzione verso una rinascita.
 
Per favorire questo percorso il Comune di Volterra ha recentemente abbattuto di circa 500 euro all'anno il canone di locazione alle botteghe di cui è proprietaria. Obiettivo, facilitare l'apertura di una nuova attività nell'unica delle tre botteghe al momento inutilizzata vincolando la concessione in uso del locale al mantenimento della vocazione artigiana alabastrina.
 
«L'alabastro – spiega il Sindaco Marco Buselli – rappresenta la nostra identità, il nostro carattere e il nostro temperamento. Per questo siamo convinti, oggi più che mai, che non sia un’attività morta e se ci crediamo, anche con uno sguardo al mondo dei giovani, una possibilità di rinascita c'è ed è reale». Azioni queste che hanno consentito ad una giovane volterrana di scegliere di intraprendere la nuova attività artigiana di alabastro. Un doppio risultato raggiunto attraverso la decisione della Giunta comunale di concedere anche agevolazioni per l'adeguamento degli impianti.