Il porto del Pireo è stato il capolinea dell’avventura europea della Montepaschi Siena in Eurolega. In Gara-4 arriva il ko decisivo per la squadra di Pianigiani, 76-69, che estromette definitivamente la Mens Sana dalla corsa alle Final Four cui accedono con grandi meriti i greci guidati da Dusan Ivkovic.
Rimpianti senesi Gara-4 è la fotografia di tutta la serie. Siena tira fuori l’orgoglio e il cuore dei suoi campioni, Andersen e Zisis su tutti, l’ultimo a mollare nella sua terra natia. Sono però ancora le taglie forti dell’Olympiacos e la non eccellente condizione globale del team mensanino a risultare decisivi. I rimbalzi offensivi sono stati l’autentico tallone di Achille per Siena, incapace di neutralizzare l’energia infinita di Hines, decisivo anche nella partita che ha chiuso la serie sul definitivo 3-1 (19 punti per l’ex Veroli, Lega2 italiana). «Sono comunque orgoglioso dei miei giocatori perché abbiamo dato tutto e forse di più» è stato il commento di Simone Piangiani dopo Gara-4. Ed in effetti è stato così perché la Montepaschi si è aggrappata ad Andersen nel primo tempo, poi all’orgoglio di Rakocevic ed infine a due campioni navigati come Lavrinovic (ancora non in eccellenti condizioni) e Zisis: due grandi uomini che hanno scritto la storia recente della Mens Sana e provabilissimi partenti da Viale Sclavo al termine di questa stagione. L’Olympiacos dal canto suo non si è scomposto ed ha potuto far valere una miglior freschezza atletica e leggerezza mentale, forte dei suoi temibili ragazzini, con la faccia tostissima anche nella massima competizione cestistica europea. Hines, Law, Sloukas, Mantzaris, Papanikolaou, Antic, sotto la guida di Spanoulis, ovviamente, e di un grande stratega come Ivkovic, hanno reso tantissimo ed hanno permesso al team ateniese di fare quel salto di qualità in questi playoff di Eurolega che al navigato team senese non è riuscito.
Game-set-match Ed è un peccato. Perché questa Montepaschi che in Italia ha monopolizzato titoli e trofei da 6 anni a questa parte, non è mai riuscita a fare quel piccolo passo in avanti e di raggiungere quel titolo europeo che le avrebbe consegnato di diritto un posto nella hall of fame. Adesso ci sono 12 giorni di pausa prima di rituffarsi in un campionato da vincere perché tutti guardano a Siena come alla stragrande favorita. 12 giorni per resettare tutto e dimenticare le sirene greche che fanno aumentare i rimpianti per la mancata partenza, destinazione Istanbul. Un altro scudetto ed un altro record da mettere in bacheca. Questo l’obiettivo dopo l’addio al sogno europeo. Questo super ciclo vincente della Montepaschi Siena vorrà chiudere in bellezza prima della tanto annunciata rifondazione estiva. Un motivo in più, per molti tifosi e appassionati (senesi e non), per applaudire gli straordinari interpreti di queste incedibili annate di basket senese. Prima grandi uomini poi campioni sul parquet. Non si spiegherebbe altrimenti la prova di orgoglio e cuore fatta vedere in Gara-4.