ROMA Siena e il territorio provinciale sono crollati nei prestiti bancari alle imprese. In tredici anni si è passati infatti da 7,8 miliardi di prestiti erogati (2011) ad appena 3,2 miliardi di euro, con una variazione di -59%. La più alta d’Italia. Male anche il dato dei depositi bancari delle aziende che a Siena (unica in Italia) vede un calo del 20% mentre gli altri territori registrano ovunque notevoli incrementi. Lo rivela un’indagine della Cgia di Mestre.

Naturalmente, anche se non è scritto in nessuna ricerca c’è da considerare che il periodo preso a riferimento comprende pienamente il periodo di massima crisi della banca Monte dei Paschi di Siena. Ma il dato, legato anche a quello sui depositi delle aziende, fa comunque riflettere sullo stato di salute del sistema economico e produttivo delle imprese senesi.

Prestiti alle imprese Non va bene nemmeno agli altri territori toscani. La provincia di Livorno si piazza alla 22esima posizione con un calo del -45% (appena 2,8 miliardi di prestiti nel 2024); crollo anche per le più industriose Prato che passa da 6,2 miliardi nel 2011 a 3,5 nel 2024 (-44,4%), Pistoia (-41,9%, con appena 3,2 miliardi nel 2024), Pisa (-41,1% con 4 miliardi erogati nel 2024 rispetto ai 6,8 del 2011). Calo del 32% anche per Firenze che scende dai 19,7 miliardi ai 13,4 miliardi, Massa e Carrara con -31,7%, Lucca (-29,5%), Arezzo (-28,3%). Il calo è generalizzato sul piano nazionale con una media di -34,9% e con i prestiti erogati che sono passati da 1.013 miliardi a 660 miliardi.

Depositi bancari Di contro aumentano i depositi bancari delle imprese che passano, a livello nazionale, dai 199,9 miliardi del 2011 ai 419.8 del 2024 (+160%. Tra i territori toscani prima è Firenze in 23esima posizione nazionale (+206,8%), seguita da Arezzo (+191%), Massa Carrara (+175%), Pisa (+175%). Anche in questa classica ultima è Siena che si piazza alla 102esima posizione nazionale con un calo dei depositi da 2,7 miliardi a 2,2 del 2024 (-20%), peraltro unica provincia d’Italia a registrare un drastico calo anche sul fronte dei risparmi. Sul piano nazionale i depositi bancari delle aziende sono passati da 219 miliardi a 519 (+300 miliardi pari a un incremento del +137%)
Tra il novembre 2011 (periodo di picco massimo dei prestiti erogati alle imprese) e lo stesso mese del 2024 (ultimo dato disponibile), la maggiore contrazione delle consistenze si è verificata nel Centro (-42,6%) e nel Sud (-42,4%). In termini assoluti, invece, la riduzione più importante ha interessato proprio quest’ultima ripartizione geografica con un calo di 118,1 miliardi.

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