«Sono decisamente ancora molto attivo nell’industria cinematografica. Dopo essere stato qui a Firenze, andrò a Roma dove ho un incontro di lavoro. Uscirà presto il film ‘The broken key’ del regista torinese Louis Nero con Geraldine Chaplin e Rutger Hauer. È un genere alla Dan Brown, si indaga per decifrare manoscritti che ci aiutino a capire meglio il presente in cui viviamo». Così l’attore Kabir Bedi, ospite d’onore del sedicesimo festival cinematografico ‘River to River Florence Indian Film Festival’, in corso di svolgimento a Firenze. L’attore pakistano è al festival per presentare il suo ultimo lavoro, ‘Mohenjo Daro’, del regista Ashutosh Gowariker, e una maratona di episodi della serie televisiva ‘Sandokan’ del regista Sergio Sollima che lo ha reso famoso in tutto il mondo.
«Quando vengo qui mi sento a casa» «Sono molto felice di essere qui a Firenze – ha detto Bedi- Il mio rapporto con l’Italia è cominciato con Sandokan dove il pubblico si è affezionato così tanto che quando vengo qui mi sento a casa». Nel corso della cerimonia di consegna delle ‘Chiavi della città’ Kabir Bedi ha concluso: «Grazie per questo incredibile onore. Nessun paese al mondo mi ha dato quanto l’Italia, avete reso di me una star, da Bollywood a Hollywood. Il fatto che abbiate creduto in me mi ha sempre ispirato e dato fiducia. Ora con gentilezza e affetto mi regalate le chiavi di questa bellissima e storica città e io ve ne sono immensamente grato. Ho una domanda: le chiavi includono anche un appartamento a Firenze? Sto scherzando perché sono sicuro che se bussassi alle vostre porte aprireste sempre a Sandokan».