«Prima che sia troppo tardi, se non è possibile spostare il David di Michelangelo in un nuovo museo antisismico, perché non si provvede a rendere antisismica almeno l’area intorno alla statua? La mia proposta si basa sul ridurre in scala l’attuale sala». Questo il progetto che l’architetto padovano Fernando De Simone, che da anni lancia l’allarme sui rischi da terremoti e vibrazioni per il David, ha proposto alla direttrice della Galleria dell’Accademia, Cecile Hollberg.
Il progetto «Come ripeto da anni – prosegue De Simone – l’ideale sarebbe portare tutto in un museo nuovo. Ma poiché mi si dice che per la tradizione e per ragioni culturali e’ difficile far accettare di spostare il David via dall’Accademia, allora, anche sotto la spinta delle nuove emergenze sismiche nel Centro Italia, ho elaborato un progetto diverso». In sostanza il paladino del David propone di ridurre di un metro il volume della sala, realizzando un’intercapedine dove collocare una particolare struttura di acciaio e di tiranti rivestita di intonaco. «Non si perderebbe la fruizione da parte del pubblico – aggiunge l’esperto – e si metterebbe in sicurezza la statua. La struttura antisismica va inserita nell’intercapedine, nello spazio ricavato fra la sala reale e il nuovo perimetro ridotto. È una soluzione complessa ma fattibile a cui studio da un decennio».
A protezione del David L’architetto De Simone ha anche detto che gli ha fatto piacere leggere che anche il direttore Hollberg ritiene insufficiente la protezione del David di Michelangelo solo con un “cuscino” che smorzi le onde sismiche. «Esso può aiutare – ha detto – , ma non impedirà la caduta di un cornicione o del cupolino sulla statua perché la Galleria dell’Accademia non ha una struttura antisismica. Ecco perché mi sono sentito di mettere a disposizione questo altro mio studio e progetto». De Simone aveva presentato nel 2008 un progetto di museo antisismico per il David sia al Comune di Firenze, sia alla Regione Toscana.