Padri-separatiUna residenza per padri separati con difficoltà economiche. E’ quella realizzata a Prato con il nome “Casa Francesco”, la prima residenza in Toscana dove i padri separati con difficoltà economiche e abitative potranno alloggiare e vivere la quotidianità con i loro bambini. Promosso dalla parrocchia di Santa Maria delle Carceri e da ‘Insieme per la famiglia’, associazione nata in seno alla Caritas diocesana, e dall’oratorio di Sant’Anna, il progetto nasce dalla difficoltà per molti padri separati e divorziati di poter avere un luogo tranquillo e discreto in cui incontrare i loro figli, che non sia “il solito e anonimo centro commerciale”.

Nel nome l’omaggio a Papa Bergoglio “Casa Francesco”, che si trova centro storico di Prato ed è inserita all’interno dell’oratorio di Sant’Anna, è stata inaugurata stamani alla presenza del vescovo di Prato monsignor Franco Agostinelli. Il bisogno di questo servizio è stato intercettato dalla Caritas attraverso i propri Centro d’ascolto ai quali si rivolgono sempre più spesso padri più o meno giovani. Con “Casa Francesco”, intitolata al Santo di Assisi e a Papa Bergoglio, l’obiettivo è garantire una serena prosecuzione del ruolo genitoriale, mettendo a disposizione un posto dove sia possibile cercare di recuperare la dignità di padre.

La residenza Non è, e non vuole essere, una risposta alla crisi abitativa spiegano gli organizzatori. I padri potranno pernottare nella Casa Francesco per sei mesi, rinnovabili per un massimo di altri sei, non è previsto un affitto ma solo un contributo al pagamento delle utenze domestiche e l’acquisto degli alimenti, ma, come ha detto il vescovo Agostinelli, è «una risposta immediata a un bisogno urgente». All’interno della struttura, costata complessivamente 50 mila euro di cui una parte arrivano dall’8 per mille, ci sono 4 camere, con bagno privato e una cucina dove ogni ospite potrà provvedere ai suoi pasti e a quelli del figlio.