cerulli_divincenzoLa nuova pagina dell’Argentario, che in ogni caso farò storia, è stata scritta davanti a un caffè. «Giovedì scorso ho ricevuto una telefonata che mi invitava a prendere un caffè per far due chiacchiere» racconta Rolando Di Vincenzo, ex sindaco di Orbetello.

La chiamata di Cerulli all’ex collega Di Vincenzo A chiamarlo è stato Arturo Cerulli, primo cittadino del Comune di Monte Argentario, che dietro a quelle chiacchiere aveva una proposta: farlo suo assessore all’Urbanistica. Il sindaco argentarino infatti doveva venir a capo di un rimpasto della sua giunta e dopo un’attenta riflessione ha fatto ricadere la sua scelta sull’ex collega. «Sono emozionato per questo incarico che è arrivato in maniera non preventivata» ha detto il giorno dell’insediamento Di Vincenzo. Del resto, i due hanno diverse cose in comune: una lunga esperienza amministrativa alle spalle, un’altrettanta lunga militanza nei vari partiti di centrodestra dall’Msi ad oggi, un carattere bello tosto e una collaborazione tra due enti confinanti, che è andata in scena non solo quando l’orbetellano era primo cittadino, ma anche quando faceva il vice in laguna di Altero Matteoli, che per intendersi è stato per anni ai primi posti tra i sindaci più assenteisti d’Italia. Di Vincenzo poi ci aveva anche riprovato, candidandosi alle ultime amministrative, in cui era stato sconfitto dalla Pd Monica Paffetti. Ma questo è il passato. «Ho nel cuore questo ambiente proprio perché, all‘età di 19 anni, il mio debutto politico avvenne come segretario del Msi di Porto Santo Stefano» continua Di Vincenzo. «L’ho chiamato perché conosco il suo valore e perché sono convinto che costituirà un valore aggiunto per l’Argentario» ha spiegato Cerulli.

La replica dell’opposizione: «E’ la pagina di storia più brutta» Ma nel centrosinistra dell’Argentario e ancor di più provinciale questa scelta non è piaciuta affatto. Anzi, secondo il gruppo d’opposizione (d’ispirazione Pd) “Noi per Monte Argentario” si tratta della «pagina di storia più brutta». In una lunga nota al veleno, l’opposizione attacca direttamente il sindaco: «Cerulli si revoca in autotutela l’incarico da sindaco per manifesta incapacità e si autocommissaria Possibile che, arrivato al secondo mandato, il sindaco non abbia nessun elemento nuovo da far crescere politicamente per il futuro? Ci si poteva aspettare anche un assessore esterno, ma per andare a pescare un personaggio scartato dal risultato delle ultime amministrative del comune di Orbetello ci vuole davvero una gran fantasia». Una linea tenuta anche dal Pd provinciale. «È singolare che di fronte a un rimpasto si vada a cercare fuori dal Comune – dice il segretario Barbara Pinzuti – Ma quello che conta è che Cerulli dia spiegazioni chiare su questa scelta, non vaghe. È questo che interessa ai cittadini».