In provincia di Pisa, grazie a un accordo tra la Questura e la Società della salute, nasce un’unità di crisi per contrastare gli abusi sui minori. Il protocollo serve a proteggere l’infanzia, individuando rapidamente i casi di maltrattamento e attivando subito la rete dei servizi sociali. La collaborazione istituzionale permetterà di garantire adeguata assistenza e protezione in tutte le fasi delle indagini e di giudizio.
Alto il numero delle vittime Nel 2013 nell’area pisana sono state 118 le vittime di maltrattamento segnalate all’autorità giudiziaria, mentre 705 sono le famiglie e 1161 i minori seguiti dai servizi sociali in collaborazione con l’autorità giudiziaria. Inoltre, 786 sono le famiglie con 1064 minori a rischio seguiti dai servizi sociali. A Pisa l’incidenza è superiore rispetto alla media toscana, ma secondo gli esperti ciò avviene perché vi è una soglia di attenzione molto alta che permette alle diverse istituzioni di individuare gli abusi.
L’unione fa la forza Tuttavia a fronte di numeri comunque significativi l’accordo sottoscritto, si legge nel testo dell’intesa, vuole favorire «la massima integrazione possibile per la pianificazione degli interventi a tutti i livelli, a partire dal “tavolo alto” costituito dal responsabile della Squadra Mobile, o suo delegato, da un referente dell’Ufficio Minori e dal responsabile zonale per la tutela minorile, raccordare e rendere più incisivo l’impegno dei Servizi e dei professionisti che agiscono a livello territoriale per cogliere anche i bisogni di natura sociale ed assistenziale; raccogliere con rigorosi criteri metodologici dati e informazioni che consentano di definire una mappa dei bisogni delle vittime fragili e programmare le risorse umane e tecnologiche per avviare sincronicamente anche gli interventi più urgenti».