LUCCA – Sono oltre 4mila le opportunità di lavoro offerte a luglio 2021 dalle imprese lucchesi con dipendenti del settore industriale e dei servizi, e salgono a circa 8.300 nell’intero trimestre luglio-settembre.

Nell’attuale quadro di ripresa economica crescono i flussi delle assunzioni previsti per il mese di luglio, con una domanda di lavoro che supera i livelli di luglio 2019 (+1.250 con riferimento al mese; +1.960 nel trimestre). Sono queste le previsioni per la provincia di Lucca rilevate dal Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal, ed elaborate dalla Camera di Commercio di Lucca.

I settori che assumono

A trainare le assunzioni sono le imprese dei servizi che ne programmano 3.090 a luglio grazie soprattutto alla ripresa del turismo che supera i livelli pre-Covid con 1.500 entrate programmate nel mese. Seguono i servizi alle imprese (640 entrate) e alle persone (580 entrate). Il commercio mostra timidi segnali di ripresa (380 entrate previste) pur restando ancora sotto i livelli di luglio 2019 (410; -7,3%). Buona anche la richiesta di manifatturiero e public utilities con 740 entrate previste, in particolare, dalle industrie metalmeccaniche ed elettroniche (270 assunzioni), dalle industrie alimentari (110), dalla carta e cartotecnica (90), dalla metallurgia e prodotti in metallo (80) e dalla chimica e farmaceutica (50). Positiva anche la domanda di lavoro delle costruzioni che si attesta a 200 unità. Tra le figure professionali, rispetto al 2019 ricercati maggiormente profili legati alla ripartenza della filiera turistica, personale qualificato del commercio, amministrativi e addetti ai servizi di sicurezza.

Le figure più richieste

Tra gli impiegati specializzati risulta elevata la domanda di tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione mentre tra gli operai specializzati la maggiore richiesta riguarda conduttori di mezzi di trasporto, nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici e nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (140). Rispetto al periodo pre-Covid cresce la domanda di personale senza uno specifico titolo di studio mentre la richiesta di laureati (320; 8% del totale) risulta stabile. Due entrate su tre (67%) sono previste con contratto a tempo determinato. Ancora, il 30% delle entrate previste interesserà giovani con meno di 30 anni, solo il 15% delle assunzioni è rivolto esplicitamente a personale di genere femminile, mentre il 29% delle posizioni è rivolto a maschi; per il restante 55% delle entrate programmate non è prevista una preferenza di genere.