Sarà sancita a Livorno la nascita dell’Unione delle Camere penali d’Europa. A 250 anni dalla pubblicazione nella città toscana di “Dei delitti e delle pene” di Cesare Beccaria, a conclusione di un convegno internazionale storico-giuridico di due giorni che ne celebra la ricorrenza (16 – 17 maggio), Livorno terrà a battesimo l’evento che porterà penalisti di diversi Paesi comunitari a formalizzare alla Goldonetta, ridotto del Teatro Goldoni, l’Unione delle Camere penali europee.
La firma dell’accordo «Sabato pomeriggio ci sarà la firma dell’accordo per la fondazione dell’Unione delle Camere penali europee – ha spiegato l’avvocato Ezio Menzione, della giunta dell’Unione delle Camere penali italiane, che oggi al Goldoni ha presentato l’iniziativa insieme al collega Vinicio Vannucci, presidente della Camera penale di Livorno -. Un evento di cui la città deve essere orgogliosa: rinnovare a Livorno quella sorta di patto che fu scritto 250 anni fa da Beccaria. In uno spazio europeo in cui la magistratura si sta attrezzando per la creazione di un procuratore europeo, infatti, è essenziale che i penalisti si attrezzino per affermare le garanzie ai livelli più alti possibile».
Penalisti da tutta Europa Tra i penalisti dei diversi Paesi che firmeranno l’accordo a Livorno, si contano quelli di Spagna e Portogallo, Slovenia e Malta, mentre la Francia ha sottoscritto un preaccordo che prelude all’adesione definitiva. Perfino la Turchia, che non può aderire essendo esterna al sistema geopolitico europeo, ha espresso concreta attenzione all’iniziativa. «Nel divenire dell’Europa, non soltanto sul piano economico e sociale, ma anche sul terreno giuridico e legale – ha concluso Menzione – dovremo abituarci anche a una magistratura europea che andrà a incidere sulla vita dei cittadini europei. Già si delinea un processo europeo che verrà applicato a ogni tipo di violazione sul territorio comunitario. Per questa ragione dobbiamo costituire un avvocato forte, capace di muoversi su un terreno più ampio di quello nazionale e rafforzare i diritti di tutti i cittadini europei».