Una scuola di formazione nel settore agroalimentare per 60-70 rifugiati nelle strutture del parco naturale di San Rossore. E’ l’idea del Prefetto di Pisa, Attilio Visconti, per affrontare la cosiddetta ‘fase 2’ dell’accoglienza e destinata a coloro che ottengono l’asilo politico per consentire agli stranieri di ottenere un attestato da ‘spendere’ anche all’estero nella formazione professionale. Al progetto sta già lavorando la Regione Toscana per definire adeguate modalità d’intervento.
«Formazione in un territorio di eccellenza» «In questo modo – ha spiegato Visconti – interveniamo concretamente sui bisogni di rifugiati consentendo loro di formarsi in un territorio di eccellenza, grazie alla presenza delle tre università e di un parco ambientale capace di offrire anche adeguate strutture logistiche per ricavare le aule-studio necessarie e l’ospitalità. Ciò può servire anche ad alleggerire il carico degli arrivi futuri senza rinunciare all’impegno del territorio nell’accoglienza e dunque al contributo dei 35 euro a migrante, ma anzi trasformando la Toscana in un modello internazionale». I dettagli del progetto non sono ancora stati definiti, ha concluso Visconti, «ma con la Regione ne stiamo parlando per individuare i passaggi necessari e definire un percorso formativo unico nel suo genere».