No all’uso del termine “whistleblower” per indicare chi, dopo aver constatato sistematiche irregolarità all’interno dell’organizzazione pubblica o privata per cui lavora, decide di denunciare l’illecito per il bene della collettività: molto meglio usare l’italiano ‘allertatore civico’. Parola dell’Accademia della Crusca: il gruppo ‘Incipit’, i docenti del prestigioso istituto culturale che da tempo si occupano di ‘dare la caccia’ agli anglicismi non necessari utilizzati nell’italiano, ha stavolta deciso di ‘mettere all’indice’ il vocabolo di ambito amministrativo giudiziario. L’angloamericanismo, presente nella stampa italiana con qualche rara occorrenza fin dagli anni Novanta, spiegano i professori, si è ampiamente diffuso nel 2013 in relazione al “caso Snowden”. I docenti invitano anche ad inserire nella legge sul tema «attualmente ferma in Parlamento» questo vocabolo: «la segnalazione di Incipit è dunque un utile avviso di cui si spera che il legislatore voglia tener conto».
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