Un’oreficieria di via Gioberti a Firenze è stata vittima di una rapina. Il gioielliere, figlio del titolare, è rimasto ferito ed è stato trasportato in ospedale dai sanitari del 118. Secondo una prima ricostruzione, due uomini a volto scoperto che parlavano con accento dell’est Europa, non armati, si sono presentati all’interno del negozio, spacciandosi per clienti e chiedendo di vedere un gioiello. Quando il negoziante ha dato loro le spalle, lo hanno aggredito con numerosi pugni alla testa, e poi costretto ad aprire la cassaforte e immobilizzato scappando con tutti i monili che si trovavano all’interno. Sul posto, oltre all’ambulanza, è intervenuta la sezione antirapina della squadra mobile della polizia e personale della polizia scientifica.
La segnalazione Una decina di giorni fa il gioielliere aveva chiamato le forze dell’ordine segnalando la presenza di persone sospette davanti al suo negozio. È quanto raccontato da alcuni negozianti della zona. «Arrivarono i carabinieri con le pistole in mano perché si credeva che fosse una tentata rapina, poi risultò un falso allarme», racconta il titolare di un bar che si trova a poche decine di metri dalla gioielleria. «Alcuni mesi fa in zona c’è stata una rapina in un negozio di bigiotteria appena aperto – racconta -, e poi alcuni furti e taccheggi». Da tempo i negozianti di via Gioberti si sono riuniti in un comitato, che di recente ha incontrato istituzioni e forze dell’ordine proprio per affrontate il tema sicurezza: «La Questura ci ha dato due agenti che un giorno a settimana pattugliano la strada – spiega il presidente del comitato, Danilo Bencistà. «Li ringraziamo – afferma -, è tanto ma purtroppo per risolvere il problema non basta. Inoltre – continua – abbiamo chiesto al Comune di installare delle telecamere, anche a spese nostre, ma non abbiamo avuto risposta».