Con la richiesta di costituzione di oltre mille azionisti, della Banca d’Italia, di Consob, di Mps e della stessa Fondazione Monte dei Paschi di Siena, si è aperta oggi a Milano l’udienza preliminare a carico degli ex vertici dell’istituto di credito senese, Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri, di Sadeq Sayeed ex Ceo di Nomura International, di Raffaele Ricci e delle stesse due banche, imputate per l’operazione con al centro l’operazione di ristrutturazione del derivato Alexandria.
Baldassarri in aula Il Gup Livio Cristofano sta raccogliendo le numerosissime istanze tra cui quella della Fondazione che, però, ha scelto di non costituirsi contro Mussari e Vigni, al contrario di Monte dei Paschi di Siena (nuova gestione) che ha chiesto, invece, di essere parte civile contro l’ex presidente e l’ex direttore generale e anche contro l’ex responsabile dell’area finanza Gianluca Baldassarri, l’unico degli imputati ad essere presente in aula. Mps non chiederà di costituirsi contro Nomura e i suoi manager per via della transazione dello scorso settembre.
Bilancio abbellito I reati contestati sono falso in bilancio e manipolazione del mercato in relazione al bilancio 2009 di Rocca Salimbeni, approvato il 27 aprile 2010. Secondo l’accusa, con l’operazione sul derivato Alexandria, posseduto da Monte Paschi, attraverso un contratto stipulato tra Mps e Nomura, gli ex dirigenti avrebbero nascosto «perdite per oltre 300 milioni di euro» (circa 308 milioni di cui 220 milioni di perdite causate dal derivato e circa 88 milioni di oneri legati alla transazione) con un sistema che avrebbe permesso a Mussari di chiudere in utile e di ‘abbellire’ il bilancio.
Via d’uscita per Nomura Nel corso dell’udienza, e nei giorni scorsi, sono state anticipate anche una serie di eccezioni che verranno trattate già oggi: tra queste, anche una da parte dei legali di Nomura, sulla quale ci si attende battaglia tra accusa e difesa, e che se dovesse essere accolta dal giudice Cristofano potrebbe portare a dichiarare la prescrizione solo per l’istituto giapponese che in questo modo uscirebbe dal procedimento nel quale, invece, rimarrebbe, oltre ai 5 imputati, Monte dei Paschi la quale dovrebbe essere citata anche come responsabile civile.
Eccezioni respinte Il Gup di Milano Livio Cristofano oggi nel corso dell’udienza preliminare a carico degli ex vertici di Mps, ha respinto tutte le eccezioni in particolare quella presentata dalla difesa dell’istituto nipponico che quindi rimane nel processo. Il Giudice ha predisposto la traduzione di alcuni atti e ha rinviato l’udienza al prossimo 27 novembre per l’ammissione delle numerosissime parte civili che hanno fatto richiesta. Il legale di Nomura aveva in particolare chiesto la nullità delle notifica dell’avviso di chiusura dell’indagine all’ente che ha sede in Inghilterra, cosa che avrebbe determinato la possibilità della prescrizione. L’eccezione però è stata rigettata dal Giudice.
La precisazione «La Fondazione Monte dei Paschi non ha chiesto di costituirsi parte civile nei confronti dei Signori Giuseppe Mussari e Antonio Vigni perché ha già chiesto agli stessi ogni danno patrimoniale e non patrimoniale (ivi compresi quello da illecito) nel processo civile pendente davanti al Tribunale di Firenze». Lo precisa in una nota l’ente di Palazzo Sansedoni.