taxiRaggiunta un’intesa tra il Comune di Firenze e i tassisti che oggi hanno annunciato la revoca dello sciopero indetto per il 21 ottobre e la ripresa della normale operatività. È quanto spiega il presidente di Uritaxi Toscana Claudio Giudici. L’intesa, si legge in una nota, riguarda 18 punti. Tra questi «l’eliminazione della geolocalizzazione come mezzo di controllo dei flussi di lavoro» che viene sostituita da una «semplice comunicazione tra l’amministrazione e le cooperative taxi fiorentine dei contingenti in opera»; «l’effettività della lotta a tutte le forme di abusivismo, tra cui anche l’esposizione del tariffario taxi nelle strutture ricettive» e «l’effettività degli interventi capaci di agevolare la fluidità della mobilità pubblica».

L’accordo tra il Comune di Firenze e i tassisti Per superare il contenzioso tra l’amministrazione comunale e le cooperative dei tassisti, nato su 100 nuove licenze tra permanenti e a titolo temporaneo, l’intesa prevede inoltre «la riduzione dei taxi temporanei da acquistare per le cooperative, da 44 a 34, ma distribuiti su due turni (dunque per un totale ‘operativo’ di 68 unità)». Ancora tra i 18 punti “il riconoscimento dell’aggiornamento tariffario Istat maturato”. Giudici ha sottolineato che «dopo quasi quattro giorni di intensa agitazione, oggi la dignità dei nostri lavoratori è stata finalmente riconosciuta, grazie all’intervento del sindaco Dario Nardella nella trattativa e l’accettazione del positivo apporto delle rappresentanze sindacali alla stessa, che ha portato gli ormai famosi 12 punti a diventare 18». «Noi siamo soddisfatti di aver messo la luce sul punto: se c’è un’esigenza della città non si guarda all’esigenza della corporazione ma a quella della città – ha spiegato l’assessore allo sviluppo economico Giovanni Bettarini – Andiamo avanti, adesso la parola spetta al Consiglio comunale che darà il via libera alla delibera per le 100 nuove licenze, si poteva forse arrivare prima ad una soluzione, con la flessibilità da parte di tutte le parti e con maggior ragionevolezza».