Si è svolto ieri pomeriggio a Firenze un incontro fra il Prefetto Alessio Giuffrida ed in sindaco Dario Nardella che hanno fatto il punto sulla situazione che ad inizio settimana ha creato particolari problemi in città in virtù di un guasto alle linee delle centrali telefoniche di prenotazioni taxi, cosa che ha impedito per quasi 48 ore l’uso delle macchine bianche con autista, generando una situazione di eccesso di traffico nel capoluogo di regione. «Prendo atto con soddisfazione della fine di questi disservizi che hanno coinciso con la decisione della mia Giunta di aumentare le licenze taxi. –ha dichiarato il sindaco Nardella a margine di un evento in corso di svolgimento al Corridoio Vasariano – Non ho alcuna intenzione di perdere tempo e mettermi a fare guerre. Il mio obiettivo è quello di migliorare un servizio pubblico, farlo nell’interesse dei fiorentini, dei turisti, anche nell’interesse della stessa categoria dei tassisti perché una posizione tutta protesa al protezionismo e all’autoreferenzialità a mio avviso non aiuta la città. Firenze è la città più amata del mondo, è una vetrina internazionale, i taxi devono poter funzionare bene perché ne va della nostra immagine e del nostro prestigio. Lunedì confermo che ci incontreremo con le associazioni di categoria».
Licenze, opposizione all’attacco Se da una parte la questione ripristino delle centraline delle associazioni dei taxi sembra essersi definitivamente risolta, continuano le polemiche a Firenze sull’aumento delle licenze per le macchine bianche con autista, decise lunedì scorso da Palazzo Vecchio, cosa che ha scatenato il fronte politico avverso al sindaco Nardella. «E’ inaccettabile l’aumento unilaterale di 100 licenze deciso dal Comune di Firenze, durante le fasi di trattativa- hanno spiegato in una nota il coordinatore cittadino di Forza Italia, il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana Marco Stella e il capogruppo di FI a Palazzo Vecchio, Jacopo Cellai-. Inaccettabile nel metodo, perché significa disprezzare ogni forma di dialogo; e nel merito, perché non si tiene conto di quali sono le problematiche del settore. Noi restiamo convinti che i tassisti siano stati scelti dall’amministrazione comunale come capro espiatorio del traffico caotico che regna a Firenze a causa dei cantieri e di scelte sulla mobilità molto discutibili».
Troppi cantieri «La trattativa – è l’invito di Stella e Cellai – deve tenere conto di più fattori. In primis lo scenario infrastrutturale, perché è evidente che una volta costruite le linee 2 e 3 della tramvia il numero dei taxi necessario sarà più basso. Occorre poi un immediato riconoscimento della situazione di difficoltà dei taxi legata ai tanti cantieri in città, che ne rallentano la circolazione. Infine, deve essere chiaro che le leggi dello Stato vanno rispettate, e quindi le autorità preposte devono impedire il noleggio dell’auto con conducente geolocalizzata con una app».