Quarantadue tavoli di partecipazione, quattrocento addetti ai lavori e oltre mille partecipanti. Sono questi i numeri del primo Forum dell’arte contemporanea italiana che si terrà a Prato dal 25 al 27 settembre in vari luoghi della città organizzato dal Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci. Saranno tre giorni in cui «si cercherà di fare il punto – ha detto Fabio Cavallucci, direttore del Centro per l’Arte Contemporanea di Prato – sul sistema arte in Italia e capire le ragioni che non lo rendono competitivo su scala internazionale, arrivando a immaginare soluzioni, proposte costruttive e formulare strategie condivise».
Arte contemporanea protagonista a Prato Presenti al forum gli operatori del settore: artisti, critici, storici, curatori, docenti di accademie pubbliche e private, direttori di musei e fondazioni, direttori di testate specialistiche, galleristi, collezionisti e mecenati. Tra i relatori Hanna Wroblewska, direttrice dello spazio espositivo Zachta di Varsavia; Patrick Gosatti della Pro Helvetia e Nick McDowell, direttore International Arts Council. A questi si aggiungono i talk con personalità prestigiose come Josè Albuquerque Tavares, economista Universidade Nova de Lisboa; Stefano Velotti, professore associato di Estetica de La Sapienza di Roma e Vicente Todolì, direttore artistico HangarBicocca di Milano. Tra le tematiche trattate il rapporto fra politica e cultura; fra arte, società e formazione e le problematiche dell’assenza di strategie condivise per promuovere l’arte italiana all’estero. Obiettivo finale della tre giorni è quello «di dotarsi – ha spiegato Cavallucci – di alcuni principi guida che possano facilitare gli operatori del settore a mettere a frutto strumenti utili per far assumere all’arte contemporanea un ruolo preminente anche nelle politiche culturali nazionali».