Foto - Giovanni Andrea Rocchi 11/03/2008 Firenze - Presentazione dei candidati del Partito Democratico presso il Teatro del Sale.«Ritengo che il sistema migliore sia quello di fare quello che non facemmo due anni fa: le primarie». Così il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, a margine della presentazione di un evento a Palazzo Panciatichi a Firenze, rispondendo ad una domanda dei giornalisti che gli hanno chiesto della possibile ricandidatura come sindaco di Sesto Fiorentino dell’ex primo cittadino Sara Biagiotti.

«Ammirevole l’impegno della Biagiotti» «Le primarie possono selezionare la persona che ha di per sé una base di riscontro – ha aggiunto Giani – . Probabilmente, avessimo fatto le primarie un anno e mezzo fa anche gli 8 avrebbero avuto un po’ più di ritrosia a sfiduciare una persona che aveva avuto un riscontro da parte degli elettori. Quindi, come hanno guidato la migliore stagione del Pd le primarie da Prodi all’affermazione di Renzi sono convinto debbano essere utilizzate nei livelli comunali. E, fra questi, il livello di Sesto è quello che si aggrada di più. Per quanto riguarda Sara Biagiotti è ammirevole questo suo impegno, questa sua volontà, però a questo punto dopo quello che è successo il livello selettivo del gradimento che le possa consentire di essere la candidata del Pd sta soprattutto questa volta nel fare a Sesto Fiorentino le primarie».

Monni: «Ricuciamo questa ferita» «La pagina che si riapre è importante, nasce da una ferita profonda, che nessuno di noi vuole negare –ha commentato invece Monia Monni, eletta in consiglio regionale nelle fila del Pd, nel collegio della Piana che comprende anche il Comune di Sesto Fiorentino – Si riaprirà ufficialmente domenica 27, ripartendo anche dal partito. Questa è la posizione anche di Sara Biagiotti che non si è ricandidata, ma ha dato la propria disponibilità e con grande coraggio dice ‘prima il partito’. Rimettiamo mano al partito, ricuciamo questa ferita, ripartiamo insieme uniti ed è prematuro parlare di candidature in questo momento».