A piedi da Torino a Roma lungo la via Francigena per chiedere una legge sulle unioni di fatto (etero ed omo affettive) che consenta alle coppie dello stesso sesso di potersi sposare civilmente. Ha fatto tappa domenica 6 settembre a San Gimignano il “Cammino dei diritti” ed una delegazione dei volontari partiti dal capoluogo piemontese è stata accolta in sala del Consiglio dal sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi, dall’assessore ai diritti e alle pari opportunità Ilaria Garosi e dalla consigliera comunale Alessia Malquori. E’ stata questa l’occasione per un ampio e costruttivo confronto legato ai temi dei diritti civili per i quali la comunità partita da Torino il 15 agosto, una volta giunta a Roma il 20 settembre seguendo le orme di Sigerico, chiederà una legislazione chiara al Ministro per le Pari Opportunità Giovanna Martelli. «Le porte del Comune di San Gimignano sono sempre aperte per chi si batte per i diritti civili; nel ricevere questa delegazione – hanno sottolineato il sindaco Bassi e l’assessore Garosi – vogliamo dare anche noi una piccola spinta affinché questa legge possa vedere finalmente la luce. A tale proposito il consiglio comunale nei mesi scorsi si è espresso in maniera unanime perché il Parlamento posizioni l’Italia nel novero dei Paesi che si sono dati una legislazione di civiltà su questi temi e non tra quelli che, in modo molto retrogrado, non riconoscono tali diritti. Siamo fermamente convinti che debba essere conclusa il prima possibile questa vacanza di una legge che garantisca i diritti delle coppie di fatto, indipendentemente dagli orientamenti sessuali o religiosi. Vogliamo infine ringraziare – hanno concluso Bassi e Garosi – gli amici di “Cammino dei diritti” per l’impegno e per l’iniziativa che stanno portando avanti; augurando loro buon cammino nella consapevolezza che stanno seguendo il giusto cammino seguendo le orme della passione civile che conduce al traguardo di un Paese migliore».
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