Amministratori locali, rappresentanti sindacali, molti cittadini ma un’assenza importante, quella che invece era stata annunciata fino alla tarda serata di ieri sera come presenza certa, e che invece poi non si è palesata. C’erano circa mille persone questa mattina davanti alle poste centrali di Firenze in via della Pellicceria per manifestare contro la chiusura degli uffici postali, soprattutto quelli dei piccoli comuni, in Toscana, e chiedere un tavolo di trattativa sull’argomento con Poste Italiane.
Ma la persona più attesa, ovvero il governatore Enrico Rossi, non si è visto, ufficialmente per impegni istituzionali improcrastinabili che vedranno oggi il presidente della Toscana essere in Svizzera e più esattamente a Ginevra, ma che inevitabilmente hanno portato a moltissimo malumore soprattutto fra i cittadini, delusi dall’assenza di una figura di garanzia come è visto il rappresentante massimo a livello politico regionale. E così la figura più alto in grado al presidio di questa mattina davanti all’ufficio postale centrale a Firenze è stata il vicepresidente vicario di Anci Toscana Sergio Chienni, che insieme a tantissimi sindaci provenienti da tutti i punti principali della regione, e soprattutto ai vertici sindacali della Toscana, ha lanciato il suo messaggio verso Poste italiane.
Anci: «Comuni non adeguatamente coinvolti» «Noi stiamo agendo sostanzialmente su due piani – ha spiegato – : su un piano giuridico abbiamo presentato ricorso al Tar rispetto al piano di Poste sulla base di due principi, uno procedurale perché secondo noi i comuni non sono stati adeguatamente coinvolti in base anche alla normativa vigente, e sul piano politico, e quanto sta avvenendo questa mattina ne è una testimonianza concreta con la presenza di tanti sindaci, di tanti amministratori ed anche di tanti cittadini, che sentono l’importanza del fatto che Poste mantenga questi presidi. Non dimentichiamoci che ci sono tante persone anziane che affrontano già alcuni disagi, per le quali gli uffici postali rappresentano un punto di riferimento per il ritiro della pensione e anche per altri servizi. Stamattina abbiamo voluto fare un’azione dimostrativa, abbiamo accolto con favore sia l’impegno della Regione nel sostenerci in questa battaglia nella persona del presidente Enrico Rossi, sia nelle parole ieri di Antonello Giacomelli che ha espresso l’impegno del governo nell’interloquire con i comuni rispetto a Poste. Anci Toscana e gli altri soggetti hanno aperto un tavolo di trattative con Poste per un comportamento diverso di quest’ultima, rispetto invece a quello che poi è veramente accaduto».
Il presidente Rossi: «Positiva l’apertura del Governo per evitare i tagli» Il presidente Rossi ha commentato il presidio attraverso un comunicato diffuso dal proprio ufficio stampa. «La manifestazione regionale dei sindaci, organizzata dall’Anci per dire no alla chiusura dei piccoli Uffici postali, è un atto significativo e importante perché riguarda migliaia di toscani – ha detto il governatore – Ed è per questo che mi spiace molto non aver potuto partecipare causa partenza in aereo per un viaggio istituzionale all’estero. Ed è significativa anche la recente apertura del Governo per questo mi attendo che il prossimo tavolo per risolvere la questione possa avvenire ad Uffici postali aperti e non chiusi come vuole Poste spa».