Un uomo cinese di 40 anni e sua moglie, una connazionale di 33, sono stati denunciati per maltrattamenti in famiglia: il maggiore dei loro figli, un bambino di 10 anni, è stato affidato momentaneamente al reparto di pediatria dell’ospedale Santo Stefano di Prato dopo essere stato trovato con segni di percosse. «Sono stati i miei genitori», avrebbe detto.
Sul piccolo evidenti segni di percosse L’episodio risale a ieri sera, alle 23 circa, quando la Polizia è arrivata in via dei Ciliani, non lontano dalla Chinatown pratese, dopo la richiesta di una residente italiana di un condominio. La donna aveva appena trovato un bambino cinese all’interno del vano contatori dell’elettricità, disteso su un improvvisato giaciglio di fazzolettini di carta. Una volta svegliato il bambino ha spiegato agli agenti di abitare con i genitori in una via non distante da lì e di trovarsi in quel palazzo poiché nel condominio vive un suo parente, poi risultato essere domiciliato al terzo piano dello stabile. Il bambino presentava ecchimosi da percosse a un braccio, a una gamba e al collo. «Sono stati i miei genitori», ha spiegato, aggiungendo di aver ricevuto percosse a causa del fatto «che spesso non si comportava bene». All’ospedale sono stati diagnosticati al piccolo evidenti segni da percosse, anche in fase evolutiva, come se i maltrattamenti fossero avvenuti in diverse occasioni, con prognosi di 15 giorni di guarigione