Fs Ferrovie treno treniFilt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti proclamano per domani, sabato 29 agosto, uno sciopero di otto ore «di tutto il personale mobile (capitreno e macchinisti), di tutte le biglietterie e assistenza e di protezione aziendale della Toscana». La scelta dei sindacati avviene come conseguenza delle due aggressioni avvenute prima alla stazione di Firenze Santa Maria Novella e poi sul treno Roma-Pisa, entrambe perchè dipendenti del Gruppo Fs sono stati picchiati da viaggiatori senza biglietto.

Le aggressioni e lo sciopero Uno sciopero indetto con soli due giorni di preavviso, con lo stop previsto dalle 9 del mattino alle 16.59 e visto il poco preavviso la decisione finale spetterà oggi alla commissione di garanzia: «Per questioni di sicurezza non ci sono limiti – spiega il segretario regionale della Cgil Marco Chellini – è uno sciopero proclamato secondo le regole e fatto non solo per il bene dei ferrovieri ma anche dei cittadini». Domani sono previste le corse garantite, ma tanti treni regionali potranno saltare, così come i controlli ai varchi dei binari di Santa Maria Novella. «Da anni denunciamo questa situazionee da anni assistiamo a continui rimpalli di responsabilità e rimpalli», sottolinea Massimo Marino della Uiltrasporti. «I ferrovieri – continua Stefano Boni della Fit Cisl – ora hanno paura».

L’accaduto Giovedì mattina il capotreno picchiato sul Roma-Firenze con un pugno al volto, seppur ferito ha dovuto continuare il suo lavoro da Campiglia fino alla stazione di Grosseto prima di essere sostituito e solo dopo è andato al pronto soccorso per farsi medicare, con sei giorni di prognosi. Mercoledì sera invece alla stazione di Santa Maria Novella a essere preso per il collo e colpito è stato un addetto della protezione aziendale. «Le recenti aggressioni ai lavoratori delle ferrovie sono di inaudita gravità- ha commentato gli avvenimenti accaduti a Campiglia Marittima e a Firenze l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli -. Più volte la Regione si è messa a disposizione delle autorità competenti per sostenere lo sforzo necessario a garantire maggiore sicurezza sui treni. In questo senso ci attendiamo che Trenitalia attrezzi un sempre maggior numero di treni con sistemi di videosorveglianza come quelli già disponibili sui nuovi treni, grazie ai quali si potè individuare il responsabile della violenza ai danni di una giovane italiana».