L’alluvione che nei giorni scorsi, per la seconda volta in pochi mesi, ha colpito il paese di Buonconvento sta diventando un caso politico. Riceviamo e volentieri pubblichiamo l’intervento di Roberto Vivarelli, per anni capogruppo di maggioranza in Consiglio comunale a Buonconvento, che chiede che dalle parole di circostanza si passi a individuazioni precise di responsabilità politiche e amministrative. Lo pubblichiamo nell’auspicio che possa aiutare a fare chiarezza su una vicenda che non deve mai più succedere e che forse non sarebbe dovuta accadere nuovamente.
di Roberto Vivarelli*
Limitarsi ad esprimere solidarietà, come ha fatto il segretario del Pd di Siena, Niccolò Guicciardini, ai cittadini di Buonconvento ancora una volta colpiti nel giro di 2 anni da un alluvione che ha visto distrutto e devastato il nostro Paese mi sembra francamente riduttivo e un modo pilatesco di assolvere i propri doveri. Chi governa, politicamente e amministrativamente, questa Provincia e il suo territorio dovrebbe invece interrogarsi e pretendere chiarezza dai suoi amministratori e accertare se vi sono stati colpevoli ritardi o sottovalutazioni sulle urgenze di certi atti.
Non basta indicare nell’eccezionalità dell’evento le ineluttabili conseguenze e lo scempio che ancora una volta ha subìto Buonconvento e il suo territorio. A me sembra riduttivo indicare solo nel buco dell’ozono o nel dissesto idrogeologico dell’Italia la sola causa di questi eventi, troppo scontato.
L’uomo, e in questo caso chi ha avuto dai cittadini la responsabilità del governo locale, porta grosse responsabilità; ad esempio, le mancate pulizia dei fossi o alvei fluviali, la costruzione in aree alluvionabili, per non parlare della burocrazia e dei ritardi nell’affrontare questi problemi da parti delle Amministrazioni pubbliche o enti preposti alla salvaguardia del territorio. Enti che devono rispondere ai cittadini ma sono emanazione della politica, non quella che ho conosciuto nella Prima Repubblica ma quella attuale in cui c’è veramente una classe politica inadeguata. Singolare e drammatico per le sue conseguenze quello che sta succedendo a Buonconvento, il Paese dove sono nato e vivo con la mia famiglia. Da anni giacciono presso l’Amministrazione Provinciale di Siena oltre 2 milioni di Euro, frutto di un finanziamento della Regione Toscana finalizzati alla regimazione delle acque del fiume Ombrone e ai problemi ad esso collegati al fine di mitigare i problemi che ciclicamente si verificano nel piccolo Comune della Val d’Arbia .
Una volta per tutte occorre ricostruire i fatti. Dopo la terribile alluvione dell’ottobre del 2013 la Giunta guidata allora dal Sindaco Marco Mariotti convenne con la Provincia alcune opere da eseguire con urgenza fra cui, come opera primaria, la disconnessione delle fognature del centro storico di quello che è uno dei Borghi più belli d’Italia. Il progetto si è rimpallato fra le esigenze che poneva il Fiora, gestore dei sistemi fognari e la Provincia di Siena, e alla fine nell’ottobre 2014, la allora giunta provinciale di Simone Bezzini approvò definitivamente il progetto di disconnessione delle fognature, circa 1 milione di euro (disponibili).
La Provincia, o meglio i tecnici dell’Ente, hanno impiegato ben 7 mesi per espletare una gara e comunicare poi tramite stampa che sarebbero partiti i lavori a giugno; gara che poi si viene ora a sapere essere stata impugnata per un ricorso. Questa è l’Italia in cui non c’è mai certezza del diritto e i piccoli e grandi burocrati la fanno da padrone. Mi auguro che il Comune di Buonconvento e il Sindaco Paolo Montemerani chiedano con la massima urgenza alla Regione di commissariare e gestire questo progetto i cui soldi sono lì a sonnecchiare nei cassetti della Provincia, che il Comune a tutela dei propri cittadini chieda di accertare se vi siano state negligenze o colpevoli ritardi e qualora questo risultasse se ne chiedano ragione, provvedimenti e danni; che gli altri soldi disponibili (un altro milione) siano anch’essi impiegati con urgenza in un progetto di salvaguardia o regimazione delle acque di concerto con la Regione Toscana e le Ferrovie. Ma punto centrale è che si richieda da subito il commissariamento di questi fondi da parte della Regione. È necessario coinvolgere i consiglieri regionali Scaramelli e Bezzini per chiedere un ulteriore stanziamento di risorse finanziarie di Governo e Regione per risolvere o mitigare gli effetti di altri possibili eventi alluvionali a Buonconvento. La gravità della situazione impone scelte difficili ma rapide e decise. Occorre passare in buona sostanza dalle belle parole che ha usato il segretario Guicciardini, di cui siamo stufi, alla concretezza dei fatti.
*capogruppo lista “Centrosinistra per Buonconvento” in Consiglio comunale a Buonconvento (2009/2014)