Un tentativo maldestro e clamorosamente fallito di corrompere la propria squadra per perdere una partita che invece verrà clamorosamente vinta. Il Procuratore federale della Figc ha deferito al Tribunale federale nazionale Massimo Mezzaroma, all’epoca dei fatti presidente del Siena, Pier Paolo Sganga, consigliere di amministrazione del club, Cristian Stellini, collaboratore tecnico del Siena e la società toscana in merito alla partita Siena-Varese del 21 maggio 2011.
Le violazioni Mezzaroma e Sganga risponderanno «della violazione dell’art. 7, commi 1, 2 e 5, del C.G.S., vigente all’epoca dei fatti per avere, prima della gara Siena-Varese del 21/05/2011, in concorso fra loro, posto in essere atti diretti ad alterare lo svolgimento ed il risultato della gara suddetta, prendendo contatti ed accordi allo scopo sopra indicato; in particolare Mezzaroma chiedendo la disponibilità a perdere la gara a Stellini, che opponeva un immediato rifiuto; nonché chiedendo a Ferdinando Coppola, allora giocatore del Siena, per il tramite di Sganga, di verificare la disponibilità dei calciatori del Siena a perdere la gara, al fine di effettuare scommesse dall’esito sicuro; Sganga fungendo da intermediario per la proposta illecita». Stellini risponderà invece «della violazione dell’art. 7, comma 7, del C.G.S., vigente all’epoca dei fatti per aver violato il dovere di informare senza indugio la Procura Federale, omettendo di denunciare i fatti sopra descritti, integranti illecito sportivo, in particolare, con riferimento alla circostanza di essere stato destinatario di una proposta di alterazione della gara Siena-Varese del 21/05/2011 da parte di Mezzaroma, e di essere stato informato dal collega calciatore Filippo Carobbio di quanto da quest’ultimo appreso dal collega calciatore Ferdinando Coppola circa la richiesta, proveniente dal Sganga per conto di Mezzaroma, di disponibilità, da parte dei calciatori del Siena, a perdere la gara Siena-Varese del 21/05/2011».
Deferito anche il Siena Infine deferito anche il Siena (oggi Siena s.p.a in liquidazione) che dovrà rispondere «a titolo di responsabilità diretta, ai sensi dell’art. 4, comma 1, del CGS vigente all’epoca dei fatti per ilcomportamento posto in essere dal proprio legale rappresentante all’epoca dei fatti, Massimo Mezzaroma, come sopra descritto, e a titolo di responsabilità oggettiva, ai sensi dell’art. 4, comma 2, del C.G.S. vigente all’epoca dei fatti, per il comportamento posto in essere dai signoriSganga e Stellini come sopra descritto». Si diceva del tentativo eventualmente corrotto e maldestro dell’ex presidente Massimo Mezzaroma in occasione di Siena-Varese per far perdere la squadra bianconera toscana che invece alla fine riuscirà vincitrice della sfida, valida per il campionato cadetto, con il risultato rotondo di cinque a zero. Da capire se, nonostante il deferimento tocchi il Siena s.p.a. in liquidazione, vi possano essere conseguenze, in termini di multa e di non responsabilità diretta visto il cambio del management proprietario e dirigenziale del club senese, per l’attuale squadra bianconera toscana, iscritta al prossimo campionato di Lega Pro.