E’un Empoli che sta provando a leccarsi le ferite e a raccogliere i cocci per una sconfitta che brucia e non poco, quella rimediata sabato scorso in casa, fra le mura amiche del ‘Castellani’, contro il Vicenza, nel secondo turno di Coppa Italia stagione 2015-2016. Alla prima uscita stagione ufficiale della formazione guidata da Marco Giampaolo, gli azzurri sono stati battuti dai biancorossi veneti di Pasquale Marino, squadra che milita nel campionato cadetto, per 1 a 0, grazie alla rete del classe ’92 Leonardo Gatto. Una eliminazione per il sodalizio empolese che impedirà a Saponara e compagni di incontrare agli ottavi di finale del trofeo Tim cup la Fiorentina, evitando un derby che invece i tifosi già pregustavano.
Nel frattempo ad Empoli si scalda ogni giorno di più la questione stadio dopo la proposta presentata sei giorni fa dal club azzurro di una ristrutturazione sostanziale dell’attuale impianto sportivo calcistico a disposizione della società guidata da Fabrizio Corsi, con proposta che non è piaciuta al primo cittadino della città Brenda Barnini che ha controfferto la possibilità di costruire una nuova arena in una zona periferica della città. «L’idea del sindaco di realizzare uno stadio nuovo alla Viaccia? È una bischerata- ha raccontato il presidente Corsi – Ci vorrebbero almeno sei anni tra progettazione e realizzazione. E sarebbero necessari decine di migliaia di metri quadrati a destinazione commerciale per sostenere un’operazione del genere. E magari nel frattempo l’Empoli giocherebbe in Lega Pro. Io non so cosa hanno in testa probabilmente pensano di organizzare gli Europei di atletica, o magari le gare delle Olimpiadi 2020- ha aggiunto – Se è così fanno bene a proseguire per la loro strada. Ma non credo. La realtà è che c’è una società di calcio amata dalla città, seguita con simpatia da un tifo trasversale a livello nazionale e studiata dalle società estere che vengono a Monteboro per vedere come lavoriamo. Una società che porta allo stadio una media di 10.000 persone, quando per un campionato italiano di atletica si staccherebbero al massimo 1.500 biglietti, familiari esclusi. Ma il Comune ha deciso di non supportarci in un progetto che porterebbe sviluppo per tutta la città. Per fare un affare dovrei vendere l’Empoli. Ma ho dedicato la mia vita al calcio… Vorrei semmai che il sogno dell’Enegan Stadium diventasse realtà, per dotare la città di un impianto che cambierebbe l’immagine di Empoli e fornirebbe nuovi servizi ai cittadini. Ma evidentemente non si vuole tutto questo. Io ho fatto la mia proposta e andrò avanti: a breve trasmetteremo tutta la documentazione al presidente della Lega di Serie B Andrea Abodi, che si è messo a disposizione per darci una mano. Poi si vedrà».