«Quello dei profughi è un fenomeno che esiste e non si ferma, per questo bisogna governarlo e gestirlo, e il modello toscano dell’accoglienza diffusa funziona. Se riusciremo a mantenere questa linea, e da parte dei sindaci c’è condivisione, penso che questo problema non deve preoccuparci. Sono altri i problemi seri: la disoccupazione, i cambiamenti climatici, lo sviluppo economico». Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, a margine di un incontro con i sindaci toscani sull’accoglienza dei profughi. «Attualmente in Toscana sono circa cinquemila le presenze e – ha aggiunto Rossi – gli arrivi cesseranno, presumibilmente, quando le condizioni del mare renderanno impossibile l’afflusso».
Toscana e accoglienza Il governatore ha poi spiegato: «La mia sensazione è che siamo a conclusione di questa stagione. L’accoglienza deve essere umana nei confronti di chi viene ma anche umana verso chi accoglie. E occorre trarre il buono possibile da questa situazione». Proprio in tema di migranti da un’idea dello stesso governatore Rossi e del sindaco di Firenze Dario Nardella, un gruppo di persona ospitate a Firenze sta dando una mano ai lavori per il ripristino della normalità nelle zone della città capoluogo della regione duramente colpite da una tromba d’aria sabato scorso. «Fatemi ringraziare anche queste persone, siano profughi o immigrati, che sono stati impegnati per Firenze – ha specificato Enrico Rossi -. Quelli che sono al lavoro sono definiti ‘angeli del fango’, mi sembra anche troppo. Mi sembra giusto ringraziare tutti gli uomini e le donne della protezione civile, i vigili del fuoco che si sono adoperati con prontezza per fare fronte a questo nubifragio. Certo c’è poi questo contrasto tra chi definisce queste persone angeli del fango e chi li considera una minaccia per le nostre città. C’è una via di mezzo, senza un approccio che in entrambi i casi rischia di essere ideologico».
Continua l’impegno per l’emergenza profughi Nel frattempo l’assessore alla presidenza della Regione Toscana, Vittorio Bugli, ha incontrato i sindaci delle province toscane per esaminare la situazione e le prospettive sull’accoglienza dei profughi nei due territori. È stato condiviso l’impegno comune per dare ulteriori, concrete risposte all’emergenza legata all’arrivo dei profughi in seguito agli sbarchi sulle coste italiane. «La Toscana – ha affermato Bugli – è fortemente impegnata nell’accoglienza dei profughi e migranti che da mesi fuggono dai loro Paesi martoriati dalla guerra e dal terrorismo. Il modello di accoglienza diffusa si è dimostrato efficace sia dal punto di vista umano che dal punto di vista dell’impatto sociale. Tutto ciò è stato possibile grazie al ruolo dei comuni e alla collaborazione dei Prefetti, nonché dall’apporto fondamentale delle associazioni di volontariato, ben radicate in tutta la nostra regione».