Si completa la Giunta regionale della Toscana, con l’ultimo nome che ancora mancava all’appello. E’ infatti di oggi la firma del decreto che consente a Monica Barni di affiancare gli altri sette assessori già nominati dal presidente Enrico Rossi. Sarà lei la vicepresidente nella nuova legislatura che ha preso avvio nelle scorse settimane, dopo il voto del 31 maggio. Ruolo a cui si aggiungono alcune deleghe importanti, quali la cultura, la ricerca, i rapporti con l’università.
Primo rettore al governo «Avevamo garantito di arrivare a definire la fisionomia della nuova Giunta prima della pausa estiva e l’abbiamo fatto, con una scelta di profilo adeguato alla scommessa che intendiamo vincere – sottolinea Rossi -. Monica Barni è il primo rettore a ricoprire un ruolo nel Governo regionale. E’ una donna fortemente presente nel mondo della ricerca scientifica e delle relazioni internazionali a essa collegati. E questo rappresenta un segnale forte in relazione a ciò che ci proponiamo di fare in questa legislatura».
Cultura non più insieme a turismo «Come conseguenza della scelta di ridurre gli assessori, anche in una logica di contenimento dei costi – sottolinea ancora il presidente – si tratta anche in questo caso di un ‘maxiassessorato’ e molte sono le cose di cui si dovrà occupare Monica Barni. Tra le altre cose, spetterà a lei seguire la cultura, settore che non può non avere un rilievo particolare in una regione come la Toscana, la cui immagine nel mondo è legata alla storia, alle lettere, all’arte. Intendiamo però interpretare questo impegno nella cultura in modo fortemente innovativo, come si vede dalla stessa attribuzione delle deleghe. Per la prima volta abbiamo separato la cultura dalle attività turistiche, superando una sorta di rapporto ancillare della prima nei confronti delle seconde. E l’abbiamo invece riconnessa con l’università e con la ricerca, per restituirle piena dignità e per coglierne tutte le potenzialità».
Sguardo al futuro «Questa è la nostra sfida, una sfida con cui la Toscana guarda anche agli scenari internazionali. Se la Toscana è una regione leader nell’export lo deve anche al valore della sua ricerca e ai suoi rapporti culturali – così conclude Rossi – Penalizzare la cultura è come consentire a un aereo in volo di liberarsi del suo motore. Al contrario, qui ci sono prospettive importanti per l’economia e il lavoro della Toscana. Monica Barni ha le caratteristiche giuste per aiutarci a costruirle».
Il curriculum Nata a Siena nel 1961, Monica Barni è attualmente rettore dell’Università per stranieri. Nella sua attività di ricerca e di docenza si è occupata in particolare di scienze del linguaggio e ha lavorato a vari progetti sul apprendimento delle lingue, sulla diversità e il contatto linguistico, con numerose esperienze e pubblicazioni anche a livello internazionale.
Nuove funzioni dal 10 agosto Monica Barni, nominata oggi vicepresidente della giunta regionale della Toscana, entrerà nelle sue nuove funzioni a partire dal prossimo 10 agosto. La data è indicata nello stesso decreto. E’ stata la stessa Barni a chiedere al presidente di poter disporre del tempo necessario per espletare tutta una serie di adempimenti necessari in qualità di rettore dell’Università per stranieri di Siena. Dopo aver anticipato e concluso in particolare gli atti relativi al bilancio dell’ateneo la neovicepresidente potrà dimettersi da rettore e prendere l’aspettativa da docente.