Al via a San Quirico d’Orcia la nona edizione dell’Orcia Rock Festival, al Parco Sorbellini, dal 31 luglio al 2 agosto. Sei gruppi in tre giorni calcheranno il palco del festival proponendo generi molto diversi: dal rhythm and blues al metal, all’hard rock, passando per il punk-garage al classico rock’n’roll anni ’70. Un vero e proprio viaggio nel mondo dell’underground italiano. Tre giorni per apprezzare ottima musica, ma anche la tipica cucina valdorciana negli stand del Festival.
Il programma Si parte venerdì 31 luglio coi The Balaclavas, giovane cover band romana del famoso gruppo britannico Arctic Monkeys, che apriranno il festival con il loro stile post-punk a tratti psichedelico. Seguirà l’esibizione dei The Snakecharmer: anche il secondo gruppo della prima serata è una cover band: questa volta si tratta dei Rage Against The Machine, celebre band nu metal degli anni ‘90. Il gruppo prende il nome da una loro famosa canzone che, come lo stile generale dei RATM, si contraddistingue per la base rock-blues con parti rappate. Divertimento assicurato con la potenza delle taglienti chitarre e i ritmi serrati. Sabato 1 agosto sarà la volta dei No Sober, famosa band di Chianciano Terme. «Se pensate che la fusion non fa ballare – dicono gli organizzatori – grazie a loro vi ricrederete: l’assenza di voce viene sostituita brillantemente dal carattere decisamente esplosivo della band, dalla ricerca musicale che fonde funk e atmosfere fumose». Sul palco di San Quirico saliranno poi i Quintorigo, eclettica band, composta da contrabbasso, violino, violoncello, sax e voce, che porta all’ORF il loro progetto “Quintorigo Experience” un tributo a Jimi Hendrix. “Quintorigo Experience” infatti raccoglie quattordici tracce del famoso chitarrista e le rilegge con l’inconfondibile e inquieto linguaggio musicale dei Quintorigo, che dal 1999 ad oggi li ha fatti diventare una delle realtà più sorprendenti della musica italiana. Forti della loro classicità che è riduttivo definire contaminata e contaminatoria, i Quintorigo estraggono dalle canzoni di Hendrix densissimi umori blues, slanci sperimentali ma anche capisaldi storico-sociali (come la versione distorta dell’inno americano del 1969 a Woodstock). Gran finale, domenica 2 agosto coi The Big Blue House, formazione locale, di Torrita di Siena. Questa band ha un repertorio rock blues di tipo classico, ma aggiunge al tutto un tocco personale con un piglio deciso e denso di entusiasmo. A chiudere il festival saranno i Norge, gruppo storico fiorentino, con un repertorio di cover del famosissimo gruppo britannico dei Led Zeppelin. Occasione unica per gli amanti del rock’n’roll classico per rivivere le atmosfere psichedeliche del mitico gruppo inglese.