nardella ed imam firenze L’Imam Izzedin Elzir si dichiara pronto all’acquisto di un’area per costruire una moschea a Firenze. Si tratta di un immobile pubblico, proprietà di palazzo Vecchio per il quale il sindaco della città, Dario Nardella si dice pronto a valutare  l’offerta della comunità islamica. E se l’ex assessore all’urbanistica ed oggi consigliere regionale, Titta Meucci ricorda come la costituzione sancisca  il diritto ad avere per qualsiasi tipo di religione, da Forza Italia si prepara un muro davanti a tale ipotesi.

Le condizioni di Forza Italia «Mi auguro che Nardella e il Pd non pensino di poter procedere da soli su questa strada.- sottolinea il consigliere regionale Marco Stella -. Su un tema così rilevante, ci vuole un referendum. Anche perchè Costituzione a parte si apre la questione delle regole da rispettare: dalla condivisione dei valori su cui è fondata la nostra civiltà, al rispetto dei diritti della donna, alla necessità di tenere le prediche in italiano fino al rifiuto netto della sharia».

moschea firenze progettoLa replica del sindaco Nardella però a tale obbiezioni ha ribattuto. «Come la Giunta precedente anche questa non intende vietare l’apertura di un luogo di culto.- ha sottolineato il primo cittadino di Firenze a margine del consiglio metropolitano tenutosi questa mattina -. Il diritto di pregare vale per tutti e per tutte le religioni, seguiremo con grandissima attenzione gli sviluppi di questa vicenda, perchè la nascita di un luogo di preghiera come la moschea sia pienamente integrata nella città dal punto di vista architettonico urbanistico e religioso e perchè l’apertura della moschea sia condivisa con tutte le comunità musulmane che ci sono in città e che sono molte. Occorre poi che la moschea sia un luogo esclusivamente di preghiera». Della realizzazione di una moschea in città, su impulso della stessa comunità islamica, si discute da anni. «Siamo pronti  – ha aggiunto Nardella – a usare le migliori esperienze già sperimentate in Italia per valorizzare le moschee come luoghi di preghiera e prevenire strumentalizzazioni da parte di movimenti politici islamici che hanno obiettivi diversi da quelli culturali e religiosi». Sulla realizzazione di una struttura di questo tipo, ha sottolineato il sindaco, bisogna porre molta «attenzione, perchè l’isolamento crea radicalismo e il radicalismo può creare violenza. A Firenze non possiamo accettarlo, per questo la strada è quella del confronto e dell’integrazione».