C’è il brutto: politici corrotti e ricatti nel mondo del calcio. E c’è il bello: Roma, Venezia, San Marino, Firenze e Pisa a rappresentare la Toscana. È questo lo straordinario sfondo della nuova serie animata dedicata a Lupin III, con il ladro più famoso al mondo che torna protagonista sugli schermi tv con nuove avventure tutte ambientate in Italia (in onda dal 29 agosto su Italia 1, l’anteprima mondiale a Rimini, nel corso della kermesse “Cartoon Club”).
Lupin III in Italia I protagonisti ci sono tutti: Lupin, i compagni Jigen e Goemon, la famme fatale Fujiko, con l’ispettore Zenigata al loro inseguimento. La celebre serie torna dopo 30 anni, è infatti il 1985 l’anno dell’ultima produzione, senza – in definitiva – aver mai abbandonato il piccolo schermo tra continue repliche e lungometraggi griffati Myiazaki: Lupin III ha conquistato i cuori di tre generazioni di telespettatori in Italia. Riscuotendo, nel bel paese, un successo difficilmente eguagliabile in altre parti del mondo. Ed è forse sulla scia di questo successo che la produzione, la nipponica, la Monkey Punch, ha deciso di far ripartire le avventure di Lupin dall’Italia. Sul web si scatenano i commenti: «L’Italia è la location perfetta per narrare le avventure di un ladro», «Arrivato qui, dovrà arrendersi, perché a Roma c’è chi ruba più di lui», «San Marino è la patria di chi non ama pagare le tasse», riporta il portale dell’Università di Catania che ha dato la notizia riportando la vox populi del web. Ed in effetti, “Lupin III, l’avventura italiana” (questo il titolo della serie), mette in scena due lati opposti della stessa medaglia: lo straordinario effetto di vedere l’Italia con tutte le sue bellezze, culturali e paesaggistiche, in versione cartoon ma anche gli aspetti più cupi di un paese ricco di storie relative al malaffare. C’è il bello e c’è il brutto, insomma, un ossimoro ideale per la figura del ‘ladro gentiluomo’.