acquaDivieto di utilizzo dell’acqua per uso alimentare erogata dalla rete di Gaia Spa, nel territorio di Pietrasanta, nei pressi della via Sarzanese ed in particolare agli utenti allacciati alla rete nella zona compresa tra via Sauro, via Garibaldi e via Tre Luci. Lo ha stabilito un’ordinanza del Comune di Pietrasanta in seguito alla comunicazione da parte dell’Asl di Viareggio in cui viene segnalata la contaminazione da tallio nelle acque da uso idro-potabile alla fontanella pubblica situata nei pressi del cimitero di Pietrasanta. In particolare i valori risultano 3 volte superiori alla media. L’acqua potrà essere usata solo per lavaggi ed igiene ma va ingerita nel corpo umano. In alternativa, si spiega ancora dal Comune, l’approvvigionamento di acqua ad uso potabile sarà possibile tramite cisterne installate nel parcheggio della ex Asl e presso il ponte Baccatoio. Un’altra cisterna sarà disponibile a partire da domani lungo la via Cannoreto. Non è la prima volta che Pietrasanta vive un’emergenza simile. Era già successo nell’autunno 2014.

L’Asl invita i cittadini a fare le analisi L’Asl 12 della Versilia ha invitato a effettuare un campionamento delle urine i cittadini che abitano nelle zone del comune di Pietrasanta e, di quello di Camaiore, interessato però solo per un tratto di una strada, per le quali è scattata un’ordinanza di non potabilità dell’acqua dopo il rinvenimento di tallio superiore ai parametri. Ad avvisare la popolazione la stessa azienda sanitaria con un comunicato. «In seguito ai controlli effettuati da Gaia Spa sulle acque di Pietrasanta, in data 7 luglio – spiega la Asl -, è emerso un superamento del limite di tallio previsto dall’Epa (Agenzia statunitense per l’ambiente) nel punto di prelievo ‘Cimitero” di Pietrasanta. Allo scopo di tutelare la salute pubblica il Dipartimento di prevenzione della Asl 12 ha immediatamente proposto al Comune di Pietrasanta l’emissione di un’ordinanza di non potabilità riguardante un’area che, a scopo cautelativo, viene delimitata in maniera ampia».L’Asl ha anche chiesto a Gaia Spa di «avviare urgentemente ulteriori campionamenti nell’area interessata e di individuare le cause dell’aumento di tallio nel punto di prelievo. I cittadini interessati dal provvedimento – conclude l’Asl – sono invitati a recarsi presso il Dipartimento di Prevenzione in modo da effettuare un campionamento delle urine. E’ importante effettuare il campionamento in maniera tempestiva: la presenza di tallio nelle urine tende infatti a ridursi progressivamente dal momento in cui viene meno l’esposizione».