Una nuova rinascita, una nuova ripartenza. È una trasformazione quella che ha affrontato la pallacanestro senese, e la Mens Sana in particolare. Dopo il fallimento dell’estate scorsa, la ripartenza dalla Serie B sotto l’egida della casa madre, l’omonima Polisportiva, e la promozione in A2, la Mens Sana ha dovuto affrontare una nuova metamorfosi, necessaria – da regolamento Fip – per affrontare il secondo campionato cestistico nazionale. È nata così la Mens Sana Basket 1871 ssdarl: «una formula e un caso unico», ha sottolineato il presidente della Polisportiva Mens Sana Piero Ricci presentando il nuovo assetto societario del basket biancoverde.
La nuova società Presidente della Mens Sana Basket 1871 ssdarl è Lorenzo Marruganti, già direttore sportivo (ruolo che continuerà a ricoprire): «Per me è un immenso onore – ha detto Marruganti – ma anche un grande onere perché adesso inizia un periodo di lavoro, duro e impegnativo, da affrontare con grande entusiasmo». Al fianco del neo-presidente, nel consiglio di amministrazione ci saranno Stefano Inturrisi (avvocato della Polisportiva), Duccio Carapelli (imprenditore senese che lavora per Conad Tirreno, già sponsor della squadra in Serie B), Leonardo Tafani (assessore allo sport del Comune di Siena: secondo quanto si apprende, non ci sarebbe incompatibilità tra i due ruoli) e Francesco Panichi (nell’ultima stagione ha ricoperto un ruolo di ‘tramite’ tra società e tifoseria. «Tutti incarichi a titolo gratuito – ha rimarcato Pero Ricci -: si tratta di una squadra che ha al suo interno specifiche professionalità».
Come è la nuova Mens Sana In sostanza, la Mens Sana Basket 1871 rappresenta il primo strato di fondamenta per ricostruire quella che è stata la squadra di pallacanestro più vincente in Italia negli anni 2000. «Dobbiamo consolidarci. Un processo da seguire con tanta programmazione – ha detto il presidente Marruganti – con l’obiettivo di riportare, con il tempo, Siena e la Mens Sana nei posti che competono loro». «Formare questa nuova società non è stato un passaggio scontato – ha aggiunto Ricci -. Si tratta sostanzialmente di un satellite della Polisportiva con una sua autonomia decisionale. Ma vive all’interno della Polisportiva stessa». Dichiarazioni che lasciano presupporre che tutt’ora c’è tanto lavoro da fare: in primis l’iscrizione al campionato – di cui si farà interamente carico Viale Sclavo -, a seguire la definizione del budget e delle risorse a disposizione del basket mensanino. Il tutto con le scadenze prefissate per i controlli e le verifiche degli organismi amministrativi della Federazione Italiana Pallacanestro.