Il Papa della grande Chiesa cattolica, si è recato in visita alla piccola Chiesa valdese. La Chiesa Valdese è una chiesa piccola in numero, ma che ha ottocento anni e passa di vita da quando Valdo, mercante di Lione che aveva dato tutto ai poveri e si era dato alla predicazione itinerante dell’Evangelo, venne scomunicato con i suoi seguaci dalla Chiesa cattolica di allora. I Valdesi sono sopravvissuti a circa seicento anni di persecuzioni, spesso veri e propri tentativi di pulizia etnica, fino a quando il 17 febbraio 1848, re Carlo Alberto concesse loro i diritti civili. Su questa storia, al tempo stesso bella a terribile, Papa Francesco ha gettato uno dei suoi ponti: in un silenzio impressionante, in una Chiesa gremita di fedeli e di rappresentanti di altre chiese e religioni, ha chiesto perdono per le persecuzioni e per le sofferenze che per molti secoli ai valdesi erano state inflitte. Un gesto di grande portata storica, che incide profondamente sull’attualità, in vista di un cammino comune delle chiese cristiane in una diversità riconciliata. “Unità non vuol dire uniformità”, ha riaffermato. Incontrare direttamente, come ho potuto fare grazie all’invito della Tavola valdese e del Moderatore, Eugenio Bernardini, questo papa che non ha esitato a porre con forza esigenze di rinnovamento alla sua Chiesa cattolica e a riproporre al mondo intero delle “utopie” che le forze politiche tradizionali non sembrano più in grado di rilanciare a livello planetario, è un fatto che mi ha profondamente emozionato. Al momento della presentazione, mi è venuto di dirgli,” Sa, sono stato ministro dell’Ambiente e vorrei ringraziarla anche per la sua recente enciclica in materia”. Sì, se lo vogliono, i Cristiani riconciliati possono fare molto per il Mondo di oggi.
(Valdo Spini, fiorentino, politico e ministro dell’Ambiente nei governi Amato e Ciampi nel 1992/94)