hollande-renzi-expo«Se l’Europa desse una mano e si andasse nella direzione del riconoscimento dei profughi e forse anche verso l’identificazione e verso il permesso di soggiorno per motivo umanitario, per il ricongiungimento e quanto altro, credo che il problema esisterebbe lo stesso, ma non sarebbe così pressante da vedere due Capi di Stato contraddirsi all’Expo per 200 persone». Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi commentando le tensioni fra Hollande e Renzi, sulla questione della distribuzione in Europa dei numerosi migranti in arrivo in quantità sempre maggiore nelle ultime settimane anche in Italia. «Io sto dalla parte di Renzi- ha precisato ancora Rossi, ma non mi sembra un grande esempio di Europa. Duecento persone diventano un problema. E’ evidente che i simboli della divisione prevalgono sull’idea dell’Unione Europea».

immigratiL’esempio di Prato, migranti al lavoro per la comunità Proprio in tema di immigrati arrivati nelle ultime ore in Toscana, particolare una storia che giunge da Prato:  In 16 si occuperanno di pulizia di aree verdi sulle piste ciclabili, due affiancheranno i volontari nelle attività dell’Emporio Caritas e due presteranno attività in tre circoli Arci. Così da ieri 20 volontari, selezionati tra i migranti giunti a Prato, andranno a far parte del progetto “Accoglienza straordinaria e impegno civile” rivolto ai richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale accolti nelle strutture di emergenza del Comune. «Questo progetto – ha spiegato il vicesindaco Simone Faggi – va nella direzione del percorso di inclusione dei richiedenti asilo in città».Prato, si spiega in una nota diffusa dal comune presieduto da Matteo Biffoni, «mette così in pratica quanto suggerito il mese scorso nell’incontro Stato-territorio al Viminale dal ministro dell’Interno Alfano, che aveva invitato gli enti locali ad impiegare gratuitamente i profughi in lavori socialmente utili».

Biffoni: «Non scaricare sui sindaci il peso dell’accoglienza» Proprio il sindaco Biffoni, delegato dell’Anci sul tema dell’immigrazione, è tornato nelle ultime ore sulle parole di Maroni circa il rifiuto della regione Lombardia nell’accogliere nuovi stranieri provenienti dalla Sicilia dopo un viaggio partito dalle coste africane. «Minacciare i Comuni che accolgono i migranti si commenta da solo. – ha spiegato Biffoni – Il lavoro che come ANCI stiamo portando avanti con il Ministero dell’Interno va esattamente nella direzione contraria, che e’ quella di prevedere meccanismi incentivanti per ampliare la rete dei Comuni che accettano di concorrere ad uno sforzo, che deve essere il più ampio possibile, per l’accoglienza. L’unico risultato di posizioni come quelle espresse nelle ultime ore dai tre governatori del nord è quello di lasciare i territori sempre più soli, scaricando sull’anello più debole, ossia i sindaci, il peso dell’accoglienza».