Sono state sconfitte pesanti quelle rimediate a Venezia ma anche e soprattutto in Toscana, regione di casa del presidente del Consiglio Matteo Renzi, da parte del Pd in città quali Viareggio ed Arezzo nei ballottaggi delle elezioni amministrative che hanno visto lo spoglio tenersi nelle ultime ore. L’umore da parte dell’esecutivo è tutt’altro che buono, e molte sono state le reazioni proprio dai protagonisti del partito che vede il premier nel ruolo di segretario. «Dobbiamo analizzare le motivazioni sul perché non siano andate bene le elezioni amministrative in alcune città però il governo ovviamente va avanti, determinato ancor più di prima a portare a casa quei risultati che poi sono l’obiettivo della nostra azione quotidiana». Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti a margine di una gara benefica di Calcio storico fiorentino disputata nella tarda serata di ieri a Firenze, rispondendo ad una domanda dei giornalisti che gli hanno chiesto un commento all’esito del voto amministrativo del week-end da poco chiusosi.
Lotti post-ballottaggi «Non è andata come volevamo ma questo significa capire, analizzare e poi sempre ripartire – ha aggiunto ancora Luca Lotti sull’esito amministrativo delle ultime ore -. Non c’è alcun paragone o corrispondenza fra il voto amministrativo e l’azione del governo. Le amministrative sono elezioni locali, difficili, non sempre ci va bene, in questo caso ovviamente non è andata bene. Il riferimento va ad Arezzo e naturalmente anche a Viareggio».
Il commento di Nardella e Rossi «Quando i cittadini scelgono un sindaco lo fanno con una valutazione sulla realtà locale, e quindi non credo che ci sia un giudizio politico nazionale – ha sottolineato invece il primo cittadino di Firenze Dario Nardella -. Le sconfitte nelle città toscane bruciano anche perché avevamo dei buoni candidati e avevamo dato un grande apporto. Dovremo molto presto metterci a lavorare perché si faccia valere quella parte buona e positiva dell’esperienza amministrativa della Toscana, perché ci sono tante città governate dal centrosinistra che hanno fatto bene e sono state confermate». Il governatore della Toscana Enrico Rossi ha approfittato delle battute d’arresto del Pd su scala nazionale per bocciare l’idea di Partito della Nazione cui sembrava pensare fino a poco tempo fa il premier Matteo Renzi. «Per il Pd finisce prima di cominciare il partito della nazione – ha precisato il da poco rieletto presidente della Toscana -. È il caso invece di provare ad essere il partito della sinistra nuova. Io sono convinto che ce la possiamo fare. La destra al secondo turno si unisce e può vincere, diventando di nuovo assai competitiva».