Nelle stesse ore in cui il Governo vara una norma che incentiverà economicamente i comuni che accoglieranno i profughi provenienti in Italia soprattutto dal Nord Africa, dalla Toscana si alza un coro di proteste nei confronti dell’ex ministro degli Interni, oggi governatore della Lombardia Roberto Maroni che nei giorni scorsi aveva annunciato come proprio la sua regione avrebbe posto un blocco all’arrivo di nuovi migranti visto il mancato negli spazi di accoglienza per quest’ultimi. «Maroni si comporta con il resto d’Italia come i Paesi del Nord Europa si comportano con l’Italia e dimentica che da ministro si è comportato come Alfano oggi». Così il sindaco di Firenze, Dario Nardella a margine di un evento in corso di svolgimento a Palazzo Vecchio parlando del tema immigrazione.
«L’Italia sta perdendo credibilit໫La posizione di Maroni e quella dei suoi colleghi – ha continuato il primo cittadino e coordinatore Anci delle Città metropolitane – fanno perdere credibilità all’Italia, che sta conducendo con il Governo una battaglia delicata e difficile per ottenere ascolto e collaborazione dai partners europei». Secondo Nardella «in questo modo i leaders europei avrebbero gioco facile nel dire: “Vedete? Gli italiani non si mettono d’accordo tra di loro, come possiamo pensare che saranno affidabili nell’attuare un accordo europeo? Dentro a questa dialettica, tuttavia i cittadini sono stufi di questa ipocrisia».
«Non consentirò che tre presidenti di Regione ricattino i sindaci di tutta Italia» «Il sindaco di Firenze ha fatto sapere che sulla questione dell’accoglienza ai migranti «parteciperò al confronto con il Ministro Alfano della prossima settimana e come sindaco di Firenze e sindaco metropolitano non consentirò che tre presidenti di Regione ricattino i sindaci di tutta Italia per avere qualche voto. A Firenze, senza rinunciare alla battaglia della legalità, non abbiamo mai chiuso le porte ai richiedenti asilo: nell’area metropolitana abbiamo trovato l’accordo di tutti i 42 sindaci con senso di responsabilità, ma tutti devono fare la loro parte ed evitare di fare campagna elettorale sulla pelle dei disperati». Dentro questa cornice, ha concluso, «c’è piena intesa sul metodo con il presidente Rossi e la posizione della Toscana sul fronte delle Regioni».