Scuola: mobilitazione degli studenti in tutta ItaliaIl sindacato Flc Cgil boccia nuovamente il disegno di legge sulla scuola del Governo, e chiede un decreto sulle assunzioni insieme ad «un vero confronto per cambiare radicalmente il ddl». Questo quanto emerso in una conferenza stampa svoltasi nella sede della Cgil Firenze che ha visto coinvolti i principali esponenti del sindacato che ha in Susanna Camusso il proprio vertice. Flc Cgil che intanto ha annunciato per il 5 giungo «una straordinaria giornata di lotta unitaria», una mobilitazione «che anticiperà lo sciopero degli scrutini e tante altre iniziative in cantiere, tra cui anche fiaccolate» ha dichiarato Domenico Pantaleo, segretario generale Flc Cgil, aggiungendo che il risultato elettorale delle regionali è un chiaro segnale che le logiche autoritarie non funzionano.

«Il Governo e il Senato prendano atto che sul disegno di legge della brutta scuola non c’è consenso ed evitino di provocare a settembre il caos in tutte le scuole – ha aggiunto Pantaleo – . Il voto delle regionali è un chiaro segnale al governo di ostilità del mondo della scuola rispetto a un provvedimento che riporta indietro la scuola pubblica. La forte astensione dal voto è il sintomo di una distanza abissale tra governanti e governati anche per effetto della sottovalutazione della questione morale».

I numeri della scuola in Toscana Snocciolati anche alcuni dati sulla scuola in Toscana, dove l’ultima legge di stabilità prevede un taglio di personale Ata fino a cento unità, i precari fra docenti e Ata sono oltre cinquemila: di questi, solo un terzo fa parte delle graduatorie a esaurimento (Gae) per i quali la riforma prevede la progressiva stabilizzazione, mentre quasi 1.500 docenti saranno pensionati nell’arco del prossimo anno. Nelle 491 scuole della regione, di cui 104 hanno il preside titolare in un’altra sede, altri 110 presidi sono coinvolti nello svolgimento della rinnovazione del concorso e 20 andranno in pensione. Dalla Cgil si intende evidenziare come «le logiche autoritarie, come quelle presenti nel disegno di legge, e il tentativo di imporle senza alcun confronto determinano solo sfiducia e rabbia. Serve un decreto sulle assunzioni e l’apertura di un vero confronto per cambiare radicalmente e con i tempi necessari il disegno di legge perché non bastano piccoli aggiustamenti rispetto a un impianto inaccettabile e incostituzionale in molte parti e tutte le organizzazioni sindacali, gli studenti e tantissime associazioni hanno avanzato critiche e proposte serie e concrete».