Altro che scossa, bisogna parlare di vero e proprio terremoto in casa Forza Italia a neanche tre giorni dal risultato delle elezioni regionali in Toscana che hanno visto il partito che si identifica ancora nella leadership di Silvio Berlusconi arrivare alla percentuale più bassa degli ultimi 20 anni con soltanto poco più del 9% dei consensi e con una pattuglia di consiglieri a Palazzo Panciatichi ridottasi ad un solo membro, Marco Stella, cui aggiungere il candidato al ruolo di governatore, ed ex consigliere, Stefano Mugnai. Risultato che già domenica scorsa aveva portato alle dimissioni dal ruolo di coordinatore regionale di Massimo Parisi. «Prima di tutto Forza Italia ha un problema di collocazione politica – ha esordito incontrando la stampa Parisi -. Sono successe delle cose e su questo vanno fatte valutazioni politiche. Il fatto che Salvini prende il 20% a me pare un problema politico. Se tu scegli prima di allearsi sulle riforme e poi una posizione più estrema di contestazione radicale, ti devi porre il problema che quella posizione è occupata da uno che si chiama Salvini. Che Forza Italia si mantenga una forza moderata serve al Paese».
Delusione elettorale, come reagire «L’alternanza non si improvvisa:va costruita meticolosamente tutti i giorni, nel corso degli anni. Per questo nel nuovo Consiglio torneremo sui banchi dell’opposizione a svolgere il nostro dovere con rinnovata determinazione». Così Stefano Mugnai nel commentare a freddo i risultati delle consultazioni regionali in Toscana provando a guardare il bicchiere mezzo vuoto in quei dati che vedono Forza Italia sotto il 10%. «Poco più di un mese fa – ha ricordato Mugnai – sondaggi e giornali ci davano ampiamente sotto la soglia del 5%, invece siamo arrivati sopra al 9%. Certo non è una percentuale esaltante, ma è sufficiente per poter essere attori protagonisti nella scrittura di un nuovo inedito capitolo della storia del centrodestra toscano e contribuire ad una analoga operazione a livello nazionale. Appena il Consiglio regionale si riunirà torneremo a svolgere dai banchi dell’opposizione il nostro dovere e lo faremo con rinnovata determinazione – ha sottolineato ancora Mugnai -. Arriverà anche in Toscana il momento dell’alternanza e del cambiamento, e spero che finalmente si sia capito che quel momento va costruito meticolosamente, giorno per giorno, nel corso degli anni, e non improvvisato come troppe volte ho visto fare».
Una nuova era per Forza Italia E se Mugnai non può festeggiare, Marco Stella che sarà il secondo rappresentante di Fi in Consiglio regionale, quantomeno ha di che essere soddisfatto a livello personale. «Questa tornata elettorale rappresenta l’inizio di una nuova epoca per Forza Italia nella nostra regione- ha dichiarato Stella -. Il segnale era già stato dato con la decisione di non utilizzare il listino bloccato, e di dare il via a liste competitive in cui corresse chi è davvero radicato sul territorio, senza escludere nessuno. Sono contento per il mio risultato elettorale, è la dimostrazione dell’affetto di tante persone nei miei confronti, e che il lavoro a contatto con la gente paga. Ora spetta a noi costruire l’alternativa popolare e liberale a Renzi, rimettendo insieme i moderati, in Toscana come nel resto del Paese». Evidente la spaccatura all’interno di Forza Italia che emerge dalle parole dell’onorevole Maurizio Bianconi. «Il massimo del ridicolo è Mugnai che, partecipe di un gruppo di 17 consiglieri, ritorna in Consiglio con un solo collega, dopo le devastazioni di Parisi e della sua Forza Renzi e si vanta di un immaginario successo con un comunicato degno de ‘La sai l’ultima?’ Forse ci vorrà qualcuno che spieghi loro che la storia e’ finita in modo inglorioso, fra flop elettorali, Vespa confuso con Fede ed erronee partecipazioni a manifestazioni altrui,il tutto condito da ingiustizie, faide, interessi, tradimenti, con i cantori a suonar la cetra mentre la casa brucia, anzi è già bruciata».