IMG-20150430-WA006Alla vigilia delle elezioni tornano a parlare i dipendenti di Siena Biotech, la società strumentale di ricerca della Fondazione Mps messa in liquidazione e per la quale è in atto una procedura fallimentare. I ricercatori dal 13 giugno saranno a casa ed oggi in una lunga lettera firmata dalla Rsu e dalla Filctem Cgil scrivono: «78 giorni di occupazione.  78 giorni mangiando, dormendo, vivendo dentro un edificio, quel solito edificio che ha mosso tante attenzioni, talmente tante che verrebbe il sospetto che sotto sotto ci sia qualcosa di strano, ma non vogliamo pensare male.  Dal canto nostro abbiamo provato con tutte le nostre forze a cercare una soluzione ad un problema che non abbiamo creato noi, ma solo noi abbiamo cercato di risolvere.  Eravamo consapevoli che sarebbe stata dura, molto dura. Consapevoli che sarebbe stata una lotta alla “don Chisciotte” ma non ci potevamo tirare indietro, la nostra dignità di lavoratori e di essere umani lo richiedeva».

Colpevoli indenni «Nonostante l’ingloriosa fine della Siena Biotech che il prossimo 12 giugno chiuderà definitivamente i battenti – prosegue la nota -, la mattina ci possiamo guardare allo specchio con orgoglio, pensare ai nostri figli sapendo di aver fatto quello che era giusto fare  e tutto il possibile per garantire loro un futuro dignitoso. Consapevoli di quanto sia ingiusto che i colpevoli passino sempre indenni sulle loro colpe».

Istituzioni lontane «Un lungo periodo, quello della mobilitazione dei lavoratori Siena Biotech, nel corso del quale è emersa la chiara dimostrazione di quanto le istituzione siano sempre più lontane dalle persone. Tante le riunione con Comune di Siena e Regione Toscana, tanta la propaganda elettorale che ci siamo sorbiti in questo periodo, tante le dichiarazioni di ricollocamento del personale, tante le promesse  e le rassicurazioni avvenute tramite sontuosi articoli che avevano lo scopo di promuovere altri soggetti. La realtà è  che ci siamo scontrati con la politica, quella politica che volutamente non è dalla parte del cittadino ma serve esclusivamente i propri interessi; negli ultimi mesi, per non dire anni abbiamo sempre cercato di far venire a galla la verità: ma come noi ci abbiamo provato, altri hanno fatto esattamente il contrario.

Le dichiarazioni di febbraio Tutti ricorderanno la dichiarazione in Febbraio a mezzo stampa del Presidente Clarich «non lasceremo soli i dipendenti di Siena Biotech», il risultato invece è stato alla “Ponzio Pilato”. La dura realtà è che l’azionista (FMPS) della originale missione non ha salvato che due righe scritte nel proprio Statuto e niente più.   Un grazie lo rivolgiamo comunque a tutti i lavoratori che si sono impegnati in questa lotta ed a tutte le loro famiglie che ci hanno supportato con enormi  sacrifici, ai media che ci hanno costantemente dato voce,  e non per ultimi a tutti quei cittadini che ci hanno dimostrato solidarietà e vicinanza, rispondiamo a loro con un grazie, grazie di cuore. Non sappiamo quello che accadrà dopo le elezioni, ma  non ci arrenderemo, con la speranza che la vicenda di Siena Biotech possa servire a risvegliare una città da un torpore e un omertà che non si merita, una città un tempo gloriosa, che ora si avvia ad una lenta, e neanche troppo, discesa verso l’oblio».