cafféSia benedetto il caffè per il suo profumo intenso, il gusto deciso, la persistenza lunga e l’effetto rinvigorente. Il primo,sorso di un caffè appena fatto é come la prima sorsata di una birra fresca: rimette il mondo in prospettiva.

Sia benedetto il caffè che salva dai silenzi imbarazzanti, fa nascere o cementa le amicizie, crea complicità impensabili e funziona come una telefonata all’analista quando non sai che fare e devi prenderti una pausa per decidere dove andare.

Sia benedetto il caffè che unisce i popoli dall’Alaska alla Patagonia, da Capo Nord a Cittá del Capo passando per Napoli, dove ancora esiste la misericordiosa abitudine di lasciarne uno pagato per il cliente che verrà e non avrà i soldi per comprarselo.

Sia benedetto il caffè che ha permesso agli italiani di dimostrare ancora una volta che non c’è mai un solo modo per guardare, o cucinare, la stessa cosa: noi al barista lo chiediamo corto, al vetro, lungo, ristretto, macchiato caldo, macchiato freddo, allo Stravecchio, in tazza grande, bassissimo. Anche a Starbucks hanno uno lunga lista di tipi di caffè, ma quelli non sono un solo caffè chiamato in tanti modi diversi, sono tante bevande diverse con dentro il caffè.

Sia benedetto il caffè che lenisce i piccoli dolori, fa incontrare davanti al tavolo della colazione chi non trova più il tempo per parlarsi e dá quella spinta che serve a superare anche l’ultimo ostacolo, l’ultima pagina della relazione da consegnare per domattina, l’ultimo ripasso prima dell’esame, l’ultima volta che ti ho visto e non sei più tornato.

Sia benedetto il caffè che costa poco e vale tanto, che nasce rosso fuoco e diventa nero pece a ricordarci che la vita è trasformazione, che è stato almeno una volta nella vita di tutto e se non ha lasciato un buon ricordo almeno non ha fatto danni.

Sia benedetto il caffè per tutte le tazze, tazzine, tazzone che ho bevuto, condiviso, versato, rotto e ricomprato.

E per tutte quelle che berrò.

La ricetta Il caffè vive di ricette infinite e si usa nei dolci, nelle creme, nei biscotti, nei cioccolatini, nelle caramelle… Sceglierne una significava fare un torto a tutte le altre, però c’è un adagio che mi piace molto, e che sostengo, su come debba presentarsi una volta fatto un buon caffè: caldo come l’inferno, dolce come l’amore e nero come… l’anima di certa gente!