Tre punti servivano per rinforzare il quinto posto e staccare in classifica le dirette rivali per l’ultimo piazzamento utile per qualificarsi direttamente, dunque senza l’ausilio di turni preliminari, alla prossima Europa League, e tre punti sono arrivi. La Fiorentina vince contro il Parma e non solo conferma la propria posizione in graduatoria in serie A ma stacca Sampdoria ed Inter che nelle ultime settimane le si erano avvicinate pericolosamente, insidiando i sogni continentali dei gigliati per la prossima stagione. La pratica contro gli uomini guidati da Roberto Donadoni è stata risolta ieri pomeriggio già nella prima mezz’ora grazie alle reti di Gonzalo Rodriguez, settimo centro personale stagionale, e Gilardino, con quest’ultimo che era stato preferito negli undici iniziali a Mario Gomez, con il tedesco dunque nuovamente bocciato. Nel secondo tempo hanno completato l’opera viola il nono gol stagionale di Salah ma anche dei buoni interventi di Neto in porta. Ma la giornata di ieri è stata importante anche e soprattutto sul fronte della tifoseria. Chi è venuto al Franchi, poco piu’di 27mila spettatori complessivi presenti alla trentaseiesima gara stagionale in campionato per Manuel Pasqual e compagni, ha applaudito ed incitato i giocatori gigliati dal primo all’ultimo minuto, evitando dunque nuovi dileggiamenti, con insulti e fischi, a cui si era ad esempio assistito nel post gara contro il Siviglia soltanto giovedì scorso.
La curva contro Cognini Inoltre il cuore caldo dei supporter viola, ovvero la curva Fiesole, ha emesso un comunicato molto netto e duro contro la proprietà ed in particolare con indirizzario il presidente esecutivo Mario Cognigni, reo secondo una parte significativa dei tifosi della Fiorentina di non essere un uomo di calcio e di errori comunicativi importanti negli ultimi periodi. «La carica più rappresentativa della nostra società, il Presidente, è ricoperta da una persona ai più sconosciuta, che non vive neanche minimamente la città e le uniche volte che ha aperto bocca ha perso un occasione per stare zitto, perché il cliente sarà lei (Mario Cognigni ndr.)- si legge nel comunicato firmato ‘Curva Fiesole’ – Che si prenda le sue responsabilità e si dimetta. I dirigenti sono figure il cui nome evoca marche di cioccolatini o champagne ma che con il calcio non hanno mai avuto niente a che fare».
Della Valle: «A fine campionato parleremo del futuro di Montella» Al comunicato emesso dai viola club della Curva Fiesole ha risposto sia nel pre che nel post partita contro il Parma Andrea Della Valle. «Non capisco la derisione di alcuni nuovi manager che sono arrivati negli ultimi mesi ma soprattutto non capisco nel comunicato l’attacco a dirigenti che sono da tredici anni con me in Fiorentina. – ha spiegato l’azionista di riferimento viola – Da Gubbio a Liverpool fino a Monaco, a qualcuno va bene che ci fossero in società tali persone, poi quando si perdono due partite si sostiene che certi dirigenti non siano all’altezza. Attaccare Mario Cognigni significa attaccare anche me e quindi attaccare la famiglia Della Valle. Il nostro presidente esecutivo dà anima e corpo alla Fiorentina da tredici anni. Lui è un artefice di questa nostra bella storia che ci ha dato anche qualche amarezza insieme però anche a tante soddisfazioni. Il diritto dei tifosi di contestare è sacrosanto ma tutto così esplosivo per due sconfitte, quelle contro Verona e Cagliari rimediate quest’anno, non mi sembra giusto. Siamo ancora in corsa per un posto nelle prossime coppe europee, rimaniamo uniti, lo chiedo ai nostri tifosi. Montella? Finiamo il campionato e poi ci ritroveremo con il mister ed insieme parleremo con lui del futuro. Ha altri due anni di contratto e noi proprio i contratti li facciamo solitamente rispettare. Siamo sempre andati di comune accordo con i tifosi, nel bene e nel male, remando sempre nella stessa parte – ha aggiunto Della Valle– Nel comunicato che ho letto ci sono delle cose che condivido, così come capisco le contestazioni civili e, le giustificazioni poi date da mister Montella dopo quanto accaduto giovedì scorso contro il Siviglia. E’diritto e dovere dei tifosi fare contestazioni come quelle accadute dopo l’ultima nostra gara di Europa League ma capisco anche la difesa del mister nei confronti del gruppo che allena. Capisco anche quando i tifosi rimangono delusi dal non riuscire a risolvere una partita come quella contro il Siviglia anche se ricordo che siamo stati eliminati dai detentori della coppa, così come siamo usciti in Coppa Italia contro i finalisti della Champions League che sono anche campioni d’Italia. Arrivarci sempre a maggio a poter lottare su tre fronti. Ci avrei messo la firma all’inizio di questa stagione sul raggiungimento di tali traguardi».