forestaleUn incontro per conoscersi meglio e per gettare le basi di un importante rapporto di collaborazione che permetta di servire il paesaggio e i consumatori toscani attraverso l’integrazione sempre più efficiente degli aspetti ambientali con quelli economici e territoriali.

Questo lo scopo della giornata di confronto e dibattito svoltasi a Firenze nei locali del Comando Regionale Toscana. Molte le tematiche affrontate nel corso della giornata per cercare di dare risposta alle principali problematiche che affliggono il territorio e le filiere agroalimentari toscane: i danni provocati dagli ungulati alle colture agricole, la predazione di animali da reddito operate dai predatori selvatici negli allevamenti a pascolo brado, tracciabilità degli alimenti da parte dei produttori primari e dei trasformatori, obblighi di legge previsti per la lavorazione straordinaria di terreni sottoposti a vincolo idrogeologico, problemi legati alla condizionalità in agricoltura.

Nel ringraziare il Comandante  del Corpo Forestale per la disponibilità dimostrata, il presidente di Cia Toscana Luca Brunelli sottolinea l’importanza del compito svolto dal Corpo forestale nel tutelare le imprese  da fenomeni di concorrenza sleale e di irregolarità che rischiano di minare la competitività della gran parte delle imprese agricole e forestali toscane, che operano onestamente e con serietà. L’auspicio del presidente Brunelli è che, attraverso la sempre più stretta collaborazione tra le rappresentanze organizzate delle imprese ed il corpo forestale, si vadano ad aiutare queste imprese, che a volte possono incorrere in errori meramente formali, concentrando così ogni sforzo repressivo nei confronti dei fenomeni fraudolenti e criminali.

“Siamo davvero lieti di aver concretizzato questa giornata di conoscenza e confronto con gli amici della CIA – afferma Giuseppe Vadalà, Comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato per la Toscana – poiché essere a contatto con tutti gli operatori della filiera agroalimentare operanti sul territorio non può che rafforzare la nostra capacità di tutelare l’ambiente e di controllare le filiere agroalimentari toscane. L’obiettivo della nostra azione, infatti, rimane quello di elevare la soglia della legalità e far diminuire quella dell’impunità”.