tonelli conferenza stampaCi vorrà tutta la capacità psicologica e mentale del tecnico Maurizio Sarri, e l’abilità societaria in termini di concentrazione da trasmettere ai propri tesserati, con stimoli e motivazioni giuste, per far si che l’Empoli provi a dimenticare il prima possibile la sfida di domenica scorsa a Bergamo contro l’Atalanta, non tanto in termini di risultato finale, con beffa nei minuti di recupero che, anche in virtù di un errore in uscita del portiere Sepe, è stato regalato il calcio d’angolo su cui l’attaccante nerazzurro Denis ha pareggiato, ma soprattutto per l’episodio da cronaca nera che proprio il bomber argentino ha innescato negli spogliatoi nel post partita, con aggressione fisica avvenuta nei confronti del difensore azzurro Lorenzo Tonelli.

tonelli denisUna giornata di squalifica per Tonelli Proprio quest’ultimo poche ore fa, dopo che in sua difesa erano intervenuti prima il capitano empolese Massimo Maccarone, poi il presidente Fabrizio Corsi, ed infine il d.s. Marcello Carli, ha preso la parola per raccontare la sua versione dei fatti accaduti allo stadio ‘Azzurri d’Italia’ tre giorni fa. «Non avrei voluto parlare perché non avendo niente da giustificare non mi sentivo il dovere di farlo – ha premesso il centrale difensivo classe ’90 fiorentino – Ma dato che ci sono state delle gravi accuse sulla mia persona e nei fatti, che non sono vere, mi sono sentito in dovere di raccontarle. Durante la gara di domenica scorsa ci può essere stato del nervosismo e ci sono stati duelli fisici un po’ piu’ruvidi, con da entrambe le parti delle provocazioni, però finita la partita, quando l’arbitro fischia, quanto è avvenuto sul campo doveva rimanere lì. Tutto quanto è stato detto, dal fatto che avrei aspettato Denis nel tunnel che portava agli spogliatoi, all’episodio che lo avrei minacciato davanti a suo figlio, sono delle gravi accuse perché sono false e, ci sono persone che lo possono testimoniare. Mi chiedo come il procuratore federale abbia potuto dire che ho urlato a Denis ‘Io ti ammazzo a te e a tuo figlio’.  Entrato nello spogliatoio a fine gara, dopo 20 minuti mi sono sentito chiamare da Denis che mi ha dato un cazzotto sullo zigomo a tradimento. Uscito dallo spogliatoio sono stato bloccato da Cigarini, e Denis in quel momento mi ha tirato altri due cazzotti in testa. Successivamente ho spostato Cigarini, si è messo nel mezzo un dirigente dell’Atalanta che mi ha fatto cascare in terra, in quel momento si sono spente le luci e Denis è scappato». Questa la versione dei fatti raccontata da Lorenzo Tonelli che, salvo sorprese clamorose, sarà assente domani sera al ‘Castellani’ contro il Napoli, proprio per la squalifica di una giornata rimediata in seguito alle minacce rivolte a German Denis. «A prescindere dai danni fisici ricevuti, sento di aver subito danni morali – ha aggiunto Tonelli – Che persona sarei se avessi veramente minacciato di morte il figlio di Denis? Mi trovo in una situazione spiacevole, sono deluso, amareggiato.  Con quale coraggio il procuratore mi ha chiesto come siano andati i fatti e poi mi hanno squalificato? Cigarini mi ha chiamato attraverso Maccarone e ha giurato su i suoi figli che non centrava niente con quanto accaduto ed invece mi ha tenuto per far si che Denis mi picchiasse. Se l’Atalanta non avesse giustificato quest’ultimo, tutto sarebbe fino lì. Ed invece le accuse rivoltemi, anche dal direttore sportivo del club bergamasco, non le capisco e non le giustifico. Sulle azioni legali devo ancora decidere, ha tutto in mano il mio avvocato».

I dubbi di Sarri contro il Napoli Tornando alla sfida che si disputerà fra poche ore contro il Napoli, anche in virtu’ dell’assenza di Tonelli, il tecnico Maurizio Sarri sarà costretto a rispolverare Federico Barba da affiancare a Daniele Rugani al centro della difesa, mentre sugli esterni è emergenza visto le condizioni fisiche incerte di Hysay e Laurini. Da capire anche le condizioni di Valdifiori, uscito acciaccato dalla gara contro l’Atalanta, mentre sarà una sfida particolare quella contro gli uomini guidati da Rafa Benitez per il portiere di proprietà del club partenopeo Luigi Sepe che sogna l’anno prossimo un ritorno nella società azzurra presieduta da Aurelio De Laurentiis. Previsti al ‘Castellani’ tremila supporter del Napoli e per giovedì è previsto un pattugliamento speciale fin dalle prime ore del mattino intorno al principale impianto calcistico di Empoli.