E’una delle ultime novità politiche in Toscana in corsa verso le regionali in programma col primo turno il prossimo 31 maggio: l’alleanza nata lo scorso week-end fra Fratelli d’Italia e la Lega Nord, con il candidato del partito guidato a livello nazionale da Giorgia Meloni, ovvero Giovanni Donzelli, che si è fatto da parte, sostenendo con il suo pacchetto di voti l’aspirante successore alla poltrona di Enrico Rossi, Claudio Borghi. «Ho sempre detto che avrei appoggiato chi avesse incarnato i nostri stessi temi e le battaglie che portiamo avanti dalla scorsa legislatura regionale – ha spiegato Donzelli – Siamo fermamente convinti che con la Lega Nord si possa creare un asse molto forte che parte dalla Toscana, si sviluppa ad altre regioni, penso ad esempio alle Marche, e poi produce alleanze e risultati in tutta Italia. Credo che ci siano i presupposti per ottenere eccellenti risultati e portare alla ribalta il nostro pensiero con la figura di Claudio Borghi e Matteo Salvini».
Meloni: «Con la Lega più forti e decisi nella nostra azione politica» E per presentare questa nuova alleanza e spiegare quali sono le ragioni che Fratelli d’Italia vuole mettere in risalto con la Lega è arrivata oggi a Firenze la sua leader Giorgia Meloni che ha effettuato un tour nel quartiere dell’Isolotto, e che si è poi spostata a Prato e Pistoia, dove andrà prima al Macrolotto della città laniera, poi a casa di Gianmichele Gangale, cittadino rimasto tetraplegico dopo un’agressione subita durante una rapina in casa ed infine incontrerà i lavoratori dell’Ansaldo Breda. «Con la Lega saremo certamente più forti e decisi nella nostra azione politica e faremo sentire la nostra voce forte e chiara, senza equivoci e senza abbassare di un secondo la centralità dei nostri temi: sicurezza, rispetto delle regole e delle istituzioni e soprattutto lavoro – ha detto Giorgia Meloni – La gente che ci incontra chiede di vivere tranquilla e non oppressa da slogan e campagna pubblicitarie fine a sé stesse di questo periodo di elezioni. Credo che l’asse costruito con Salvini ci contraddistingua per essere fatto da gente che ci mette la faccia ed è in prima linea. Non abbiamo bisogno delle telecamere per comunicare con le persone: ci parliamo direttamente. In Toscana il tema della legalità sul lavoro è centrale, qui si è amministrato poco e male, e anche le riforme che sono state fatte, penso a quella sanitaria, è stata un susseguirsi di tagli che è servita a privilegiare i soliti poteri forti. Noi ci schieriamo dalla parte dei cittadini ed ecco perché l’incontro con chi ha subito aggressioni personali nel proprio vivere quotidiano, e con i lavoratori che hanno avuto tutt’altro che benefici dalla riforma spot del Jobs act».
«Non vogliamo morire renziani» Ma Giorgia Meloni ha risposto per le rime anche all’attuale presidente regionale Enrico Rossi che nelle ultime ore ha commentato duramente l’alleanza politica Lega-Fratelli d’Italia. «Leggo che i fascio-leghisti, Meloni e Salvini, vogliono partire dalla Toscana costituendo un fronte di liberazione nazionale. –ha detto solo ieri l’attuale governatore Rossi -In Toscana troveranno già costituiti i Comitati di Liberazione Nazionale, CLN, che pacificamente li fermeranno colpo su colpo». «Invece di cercare facili ironie, Rossi farebbe bene a temerci nella nostra azione politica – ha concluso Meloni – Se ne accorgerà il prossimo 31 maggio da che parte sono i toscani, se con lui, o come penso io, molti, tantissimi, contro di lui. E non ci fermeremo a queste elezioni politiche. La nostra voce si estenderà a tutta Italia e soprattutto a Roma. Non vogliamo morire renziani. Aspettiamo al varco Renzi e a prescindere dalla ridicola corsa all’approvazione della riforma elettorale, gli daremo battaglia su tutti i fronti, a cominciare dai temi che lui trascura come quello contro l’immigrazione clandestina».