Viola il settimo comandamento in chiesa rubando il libro delle omelie e non gli basta il segno della croce all’uscita per essere perdonato. Un uomo di 45 anni di Poggibosni (Siena) è stato smascherato dalle telecamere di videosorveglianza ed è stato denunciato per furto aggravato. Teatro dell’episodio, martedì scorso, la Chiesa di San Giuseppe dove negli anni scorsi si erano verificati altri furti dalle cassette delle offerte.
L’autore insospettabile L’uomo, un insospettabile padre di famiglia, è entrato nella chiesa e, con indifferenza, ha approfittato dell’assenza di parrocchiani e del prete per sottrarre il libro delle omelie pronto per la messa che di lì a poco si sarebbe celebrata. Poco prima di uscire però, il 45enne si è fatto il segno della croce. A lanciare l’allarme denunciando l’accaduto ai Carabinieri è stato il parroco dopo essersi reso conto della mancanza del libro e dopo aver visionato lui stesso la registrazione delle telecamere di sorveglianza. L’uomo è stato identificato solo qualche giorno dopo da un militare dell’arma che passeggiava in centro in borghese e lo ha riconosciuto per la borsa e gli occhiali che indossava anche al momento del furto.
Tra giustizia divina e terrena Sono scattate subito le perquisizioni domiciliari e il 45enne ha consegnato di sua spontanea volontà il libro delle omelie giustificandosi: «non ho saputo resistere alla tentazione». Per la cronaca un libro delle omelie vale sui 350-400 euro ma resta difficile comprendere quale mercato possa avere. C’è una giustizia divina e una terrena e difficilmente il “buon cristiano” o “il ladro fedele” in questione potrà essere perdonato in entrambi i casi.