Guerrina Piscaglia è scomparsa da Ca' Raffaello il primo maggio 2014
Guerrina Piscaglia è scomparsa da Ca' Raffaello il primo maggio 2014
Guerrina Piscaglia è scomparsa da Ca’ Raffaello il primo maggio 2014

Interrogatorio con scena muta per Padre Gratien Alabi. D’accordo col suo avvocato Luca Fanfani, il religioso indagato per l’omicidio, l’occultamento e la soppressione del cadavere di Guerrina Piscaglia, si è avvalso ancora della facoltà di non rispondere.

Gratien ha ucciso da solo con estrema freddezza Il Gip Piergiorgio Ponticelli ritiene che Gratien Alabi abbia ucciso Guerrina Piscaglia, all’aperto, lo scorso primo maggio, il giorno stesso della scomparsa della donna. Gratien Alabi avrebbe ucciso da solo, in brevissimo tempo, poi avrebbe occultato il cadavere in un boschetto nei pressi di Ca Raffaello, per poi recuperarlo dopo diverso tempo e distruggerlo. L’omicidio si sarebbe compiuto tra le 13.46, ora dell’ultimo sms tra lui e Guerrina, e le 15.34, momento in cui il frate incrocia Loretta, una delle testimoni di questa storia, abitante di Ca Raffaello. Meno di due ore, prima di partire verso il paese di Sestino con Mirco Alessandrini, il marito di Guerrina, per celebrare un funerale. Questo lo scenario che emerge dalle carte, quello che ha portato all’arresto di padre Gratien Alabi. Ma non solo.

Padre Gratien Alabi
Padre Gratien Alabi

Per il Gip c’è il rischio di reiterazione del reato Questo è quanto emerge dalle dichiarazioni di Cristina, la prostituta rumena con cui Gratien avrebbe  intessuto una relazione dopo la scomparsa di Guerrina. Gratien si presentò alla donna come un professore, lei però lo riconobbe dalle foto pubblicate sui giornali per il caso Guerrina e gli chiese delle spiegazioni. Lui le disse subito che non c’entrava con quella storia, poi, dinanzi alle sue insistenze, le avrebbe detto: «Attenta che ti metto in lista». Quanto riferito dalla teste, sarebbe, secondo il Gip, la prova che c’è il rischio di reiterazione del reato.

Guerrina era incinta di Gratien Alabi? Nel dicembre 2013 padre Gratien Alabi si informa su come si pratica l’aborto in Italia. Domande apparentemente innocenti, divenute sospette con la scomparsa di Guerrina e l’evolversi delle indagini. Cinque mesi prima della scomparsa della donna, il religioso si era rivolto ad una ginecologa nordafricana sua conoscente, in servizio all’Ospedale Silvestrini di Perugia.  All’epoca Guerrina era ospite dalle sorelle a Novafeltria, convalescente da un intervento chirurgico. Proprio in quei giorni di dicembre 2013, padre Gratien si mise in contatto con la dottoressa del Silvestrini. A lei rivolse domande specifiche sull’interruzione di gravidanza in Italia, se era legale e come si praticasse. Domande un po’ insolite per un religioso.  Tutte finite nel dimenticatoio e poi riemerse lo scorso 18 agosto quando, nel corso del primo verbale che Gratien rende al Pm Ersilia Spena, ma ancora come testimone non ancora indagato. Tutto materiale che non può essere utilizzato oggi contro di lui, diventato appunto imputato. La domanda è: le informazione richieste da Gratien sull’aborto erano frutto di una semplice curiosità o sono oggi un indizio di una storia di sesso tra i due?

Guerrina sicura di essere incinta Il religioso aveva raccontato, sempre lo scorso 18 agosto, che ai primi di marzo 2014 Guerrina gli aveva inviato degli sms in cui scriveva di aspettare un bambino da lui. Lui le aveva risposto che era impossibile, invitandola ad effettuare il test del Dna per accertare che non era il padre. Il test di paternità Guerrina lo avrebbe dovuto fare al Silvestrini di Perugia, assistita proprio dalla ginecologa africana conosciuta da Gratien. Lo scorso agosto il religioso raccontò di non aver mai toccato Guerrina, che però gli rivolgeva delle attenzioni eccessive e a tratti ossessive. Non sapremo mai,  a meno che non si trovi il corpo di Guerrina, o la stessa Guerrina torni a casa e racconti la sua versione dei fatti, se Guerrina era incinta di padre Gratien Alabi, perché all’appuntamento per il test del dna non si è mai presentata. Non va dimenticato che Guerrina a dicembre 2013 si era sottoposta ad un intervento chirurgico presso l’ospedale di Novafeltria e che, se all’epoca fosse stata incinta, sarebbe emerso dalle analisi per l’operazione. Del resto, anche dei messaggini in cui lei dice di aspettare un figlio dal frate non è stata trovata conferma nelle indagini della polizia postale. Quello di dicembre 2013 potrebbe essere stato un falso allarme, che testimonierebbe forse la paura di Gratien Alabi per rapporti sessuali non protetti, con Guerrina o con altre donne. D’altronde, come emerso dalle indagini, sarebbero molte le figure femminili che erano in contatto col religioso.

Gratien aveva davvero una relazione con Guerrina Piscaglia? Questo è un altro nodo chiave della vicenda. La loro relazione è solamente ipotizzata, come l’omicidio del resto. Ma messaggi del tipo «Vengo in canonica, facciamo l’amore e poi ti preparo il coniglio» lasciano pochi dubbi. Che Guerrina fosse davvero ossessionata da padre Gratien e disposta a far scoppiare uno scandalo, incinta o meno? Rendere pubblica una relazione tra loro, reale o immaginaria che fosse, avrebbe rovinato la vita del religioso: può bastare la paura di uno scandalo per compiere un omicidio?

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