Ha il sapore della beffa atroce il pareggio finale rimediato dall’Empoli a Bergamo visto che dopo aver coltivato per oltre mezz’ora il sogno della salvezza di fatto già acquisita, grazie ai tre punti che stavano arrivando per merito delle reti di Saponara e Maccarone, intervallate da quella del momentaneo uno a uno, è arrivato contro l’Atalanta il pareggio definitivo a firma di German Denis, autore poi di un fattaccio più da cronaca nera che da calcio giocato. Il due a due finale non è stato un gol subito come gli altri bensì al secondo momento di recupero, ovvero al 92’, e soprattutto a seguito di un calcio d’angolo nato da una presa errata del portiere Sepe su un’uscita precedente. Insomma il trionfo dell’autolesionismo per la Sarri band che avevano giocato la consueta gara fatta di ordine, equilibrio e determinazione, ma che hanno avuto il grande torto di non chiudere la sfida con almeno due chance sprecata dopo il proprio secondo gol.
Occasione mancata e un incandescente dopopartita A mandare su tutte le furie i tifosi azzurri sono stati il palo di Maccarone ma ancora di più un contropiede del subentrato Zielinski autore di un dribbling sensazionale in area 5’ dalla fine, ma poi a porta avversaria spalancata capace di tirare nel peggior modo possibile. Nel post partita dello stadio ‘Azzurri d’Italia’ si è però messo da parte il fiele per la gara e si è parlato soprattutto dall’aggressione subita negli spogliatoi da Tonelli per mano, questa l’accusa lanciata da Maccarone e dai dirigenti empolesi nel post gara, di German Denis. «Preferisco parlare di calcio giocato – ha spiegato subito Maurizio Sarri -. Quello che è successo negli spogliatoi è più un episodio da Daspo, che da squalifica: c’erano quelli della Digos e la Procura Federale, spettano a loro le conclusioni del caso. Nessuna rissa tra dirigenti».
Spogliatoio ring Ecco invece il racconto di capitan Maccarone: «Denis è entrato nel nostro spogliatoio a fine partita, ha colpito con un pugno Tonelli e poi è uscito. Il tutto si è svolto con la complicità di Cigarini che aveva chiesto di parlare con il mio compagno e soprattutto con le luci spente durante l’aggressione: come fosse un agguato premeditato». In serata poi Cigarini ha chiamato il capitano azzurro per giurare sui propri figli come nell’episodio che ha visto protagonista principale Denis lui non centri niente, e Maccarone, attraverso una nota apparsa sul sito ufficiale dell’Empoli ha creduto alla versione del giocatore bergamasco. A dover accertare i fatti intorno a questa vicenda sarà così la Procura federale e comunque vada per l’Empoli questa vicenda avrà strascichi molto lunghi.
La partita di Bergamo Tornando al campo ecco l’analisi del match di Sarri: «Eravamo in situazione difficile prima dell’inizio del match visto le condizioni precarie di Mario Rui e qualche giocatore acciaccato fra centrocampo ed attacco. Detto questo siamo stati ingenui ed incoscienti perché non siamo capaci di gestire, ci manca ancora l’esperienza giusta per trovare la chiave giusta in alcuni momenti fondamentali della partita e poi anche errori personali, che però arrivano perché c’è disattenzione di squadra». La notizia positiva è l’ennesimo gol della certezza Maccarone, capitano trascinatore e perno di un attacco che senza di lui vivrebbe di una sterilità preoccupante, e l’ennesima firma nel tabellino finale di Riccardo Saponara. «Sto tornando a riassaporare sensazioni che ero sicuro di avere ma che era tanto che non sentivo – ha spiegato il fantasista forlivese –. Rimane però il dispiacere profondo per non aver chiuso né la gara, né il discorso salvezza. Questo non vuol dire che se avessimo vinto saremmo già stati certi della permanenza in Serie A ma ci manca la vittoria ed il calendario che ci attende, fin da mercoledì prossimo contro il Napoli, non ci agevola assolutamente».
Il futuro ‘azzurro’ Mister Sarri dovrà essere bravissimo a rimotivare il suo spogliatoio fin dalle immediate prossime ore, azzerando anche i discorsi di mercato che coinvolgono ad esempio Mirko Valdifiori che giovedì potrebbe trovarsi di fronte al suo futuro visto che se Rafa Benitez non sarà più il tecnico partenopeo l’anno prossimo, rimarrà giocare azzurro ma allo stadio San Paolo. Nel frattempo in avvicinamento al posticipo della prossima giornata di campionato, anche in considerazione delle dichiarazioni del procuratore di Antonio Di Natale che ha dichiarato come il capitano dell’Udinese l’anno prossimo lascerà il Friuli, c’è chi sogna in terra valdese il ritorno di Totò-gol che fra l’altro giovedì sera potrebbe essere sugli spalti del Castellani per assistere dal vivo a due parti fondamentali del suo cuore: Empoli e Napoli.