Lavori al via da martedì 21 aprile per monitorare le superfici marmoree esterne del Duomo di Firenze, del Campanile di Giotto e della Cupola del Brunelleschi che termineranno entro la settimana. Fin dalla mattina sarà in Piazza Duomo una autogru con un braccio di 103 metri che permetterà al personale dell’Opera di Santa Maria del Fiore di raggiungere anche le zone più alte della Cupola del Brunelleschi e del Campanile di Giotto, quest’ultimo più di 84 metri. Da quest’anno il monitoraggio delle facciate esterne dei monumenti di Piazza del Duomo sarà fatto, invece che annualmente, semestralmente alla fine e all’inizio dell’inverno. Si tratta di una manutenzione che viene effettuata ogni anno dall’Opera di Santa Maria del Fiore, fin dalla sua fondazione avvenuta nel 1296, che permette di verificare in dettaglio lo stato di conservazione delle facciate e individuare i possibili degradi, dovuti principalmente alle intemperie, e di programmare gli interventi di manutenzione e restauro.
Operai come alpinisti Fin dalla edificazione dei monumenti di Piazza Duomo era usanza che gli operai dell’Opera verificassero lo stato delle superfici marmoree calandosi dall’alto in cordata, come dei veri e propri alpinisti. Questi operai, che possiamo vedere al lavoro nella “Bottega del restauro dell’Opera”, in via dello Statuto, a due passi da Piazza Duomo, sono gli eredi diretti degli scalpellini rinascimentali che realizzavano le decorazioni scultoree e architettoniche della cattedrale e del campanile e che oggi si dedicano al mantenimento e alla conservazione di questo patrimonio.