consoliCarmen Consoli torna ad esibirsi sul palco dopo un’assenza lunga 5 anni: è partito “L’abitudine di tornare Tour” che per 11 serate nel mese di aprile la porterà in giro per la penisola, con una tappa toscana prevista il 18 aprile al Mandela Forum di Firenze.  «In qualche modo ho voltato pagina: non occorre urlare e dire le cose ad alto volume. Per comunicare bastano anche meno parole, ma dette con un tono fermo»: questa la nuova filosofia dell’arte della cantautrice catanese, tornata sul palco dopo 5 anni, anni che son soprattutto quelli in cui è diventata mamma del piccolo Carlo Giuseppe. «Mi ero quasi dimenticata la gioia pazzesca di salire sul palco, è stata una grande emozione, una festa», ha detto Consoli  dopo la serata al PalaLottomatica di Roma.

L’abitudine di tornare… Rock “L’abitudine di tornare” è un tour con una componente rock piuttosto significativa, pur lasciando assai spazio a melodie e ballate romantiche. Nonostante Consoli si definisca “un po’ vecchietta per il rock”, nello show la chitarra elettrica domina su quella acustica, con quest’ultima che torna protagonista per successi storici come “In bianco e nero” e “L’ultimo bacio”. La responsabilità di questo cambiamento di sound la cantante la attribuisce alla band che l’accompagna sul palco in questo ultimo tour: “Mi hanno fatto appendere al chiodo l’acustica e prendere l’elettrica… È bello lasciarsi guidare e fidarsi dei tuoi musicisti”, dice la Consoli, sottolineando come sia difficile emergere per le giovani musiciste (la band è composta interamente da donne).

Sicilia «Voglio che la mia musica mi rifletta al 100%, non mi interessa essere al centro della scena. Avrei fatto musica anche se non avessi avuto successo», dice invece di sé stessa e del suo lavoro. Come sempre nella sua carriera, uno dei temi (emotivi, narrativi) principali è il legame con la sua terra d’origine, la Sicilia, con la sua bellezza e con i suoi mali. La Consoli canta la tragedia dell’immigrazione in “La notte più lunga” e l’omertà in “Esercito silente”, lanciata con le parole di Peppino Impastato. E poi l’omaggio ai Denovo nel duetto con Luca Madonia, con un brano storico della band catanese: “Grida”. Infine l’interpretazione de “L’alieno”, portata da Madonia e Franco Battiato a Sanremo. «Non posso staccarmi dalla mia terra. Noi siciliani pensiamo di partire e poi pensiamo subito a tornare – afferma la cantautrice, rivelando l’intenzione di crescere suo figlio nella “sua” Catania – Io ci sono cresciuta molto bene, ci sono molti valori nella mia terra che vorrei mio figlio assimilasse. Vorrei che però avesse anche un piede nel mondo».