Due giorni fa, il 13 aprile, Ryanair ha annunciato la programmazione invernale dei voli da e per l’aeroporto di Pisa, per un totale di 26 voli. E lo ha fatto con un mese di anticipo rispetto agli anni precedenti.
Ryanair può piacere o non piacere – e Michel O’Leary ne è ben consapevole, visto che ha spesso ripetuto «lo sono antipatico a molta gente, non solo in Italia. Anche Ryanair è antipatica ad un sacco di gente. Ma quando queste persone confrontano le nostre tariffe con quelle dei concorrenti, non hanno dubbi: vince il portafoglio. E scelgono noi» – Ma quanto a professionalità, capacità di comunicazione ed efficacia di marketing hanno indiscutibilmente raccolto un successo dietro l’altro.
E se la compagnia aerea più dinamica d’Europa anticipa di un mese la sua programmazione, è senz’altro da pensare che non lo abbia fatto per caso o per capriccio. La stessa programmazione ce l’hanno i grandi tour operator internazionali, che da maggio a luglio, chiudono i principali contratti per l’anno successivo.
Non sono mai riuscito a capire, come mai non si debba seguire le stesse “buone regole” di mercato, anche nella programmazione turistica della nostra regione e delle nostre città, in modo da lavorare in tempo utile soprattutto per la bassa stagione, che arriverà inesorabile dal 2 novembre fino alla Pasqua (che nel 2016 sarà il 27 marzo).
Perché non è vero che le cose si decidono solo all’ultimo minuto. Anzi, proprio in Toscana si vede benissimo che la programmazione è possibile e che i soggetti più bravi hanno capito benissimo quali sono i vantaggi – in termine di immagine e di presenze – di lavorare con i tempi giusti di comunicazione e di commercializzazione.
Qualche esempio? Già sappiamo che dall’8 all’11 ottobre ci sarà Internet Festival a Pisa, che dal 14 al 29 novembre ci sarà, puntuale, la 45esima Mostra mercato del tartufo bianco a San Miniato, che dal 26 settembre al 24 gennaio a Palazzo Strozzi di Firenze è in programma “Bellezza divina. Arte sacra tra Van Gogh e Fontana”, che a Palazzo Blu di Pisa la prossima mostra sarà dedicata a Henri de Toulose-Lautrec (e quella di Arnaldo Pomodoro in Piazza dei Miracoli da giugno a gennaio), che dal 12 settembre al 6 gennaio San Gimignano ospita la retrospettiva “Franco Fontana. Full Color”. E mi fermo per motivi di spazio.
Peccato, davvero peccato, che queste cose le sappia soltanto io, perché lavoro nel settore e perché me lo sono andate a cercare di persona, qua e là sui relativi siti internet o pagine facebook. Cosa che non può essere ragionevolmente chiesta né ai nostri operatori turistici, né tanto meno alle persone che pensano di venire in Toscana.
Però, non sarebbe affatto un “lavorone” costruirci sopra – con i corretti tempi di programmazione turistica – una proposta organizzata, attraente e facilmente fruibile.